Infortuni sul lavoro, Melchionna (Cisl): “Trend positivo”

Infortuni sul lavoro, Melchionna (Cisl): “Trend positivo”

“Il dato positivo sul calo degli infortuni sui luoghi di lavoro in Italia, presentato ieri dall’ Inail, ci conforta sull’azione costante che si sta svolgendo sul territorio e nelle diverse realtà lavorative del nostro panorama produttivo” – ha dichiarato Mario Melchionna, segretario generale della Cisl Irpina. In Irpinia, in controtendenza, gli infortuni mortali sul lavoro dal 1 gennaio 2010 sono stati 5 (con quello del lavoratore morto ieri a Lauro Giuseppe Delle Donne).
Melchionna ha aggiunto – “La diminuzione degli incidenti sul lavoro rimane un dato innegabile e di certo da non sottovalutare quale risposta concreta all’impegno profuso nel tempo, in particolar modo dalle parti sociali e dal Centro di Formazione e Sicurezza in Edilizia (CFS), in dialogo con le istituzioni. Negli anni l’azione di informazione e formazione svolta capillarmente sul territorio sta dando i suoi frutti. I lavoratori, ma soprattutto le lavoratrici, e gli occupati stranieri, hanno aumentato conoscenza e consapevolezza, non solo dei loro diritti, ma anche delle condizioni di tutela che la legislazione attuale prevede e del supporto che può loro arrivare dall’azione sindacale (attraverso il ruolo irrinunciabile nei nostri RLS/RLST) e contrattuale, nelle tante e diverse realtà lavorative presenti sul territorio. Anche il dato sulle malattie professionali deve essere letto con una duplice lente. Da un lato, come stimolo a non fermarsi e a continuare il percorso intrapreso per giungere a garantire condizioni di benessere diffuso sul lavoro, dall’altro quale importante passo avanti nella ricomprensione tra le malattie tabellate o riconosciute dall’INAIL, molte nuove patologie prima trascurate o non previste”.
“Alla luce, quindi- conclude Melchionna- dei dati complessivi che ci vengono oggi presentati, valutando il trend positivo negli infortuni, ma anche il pesante e drammatico incremento delle malattie professionali, è l’organizzazione del lavoro ad essere il “nuovo” terreno di semina per i futuri impegni di prevenzione e protezione. Un’organizzazione del lavoro attenta alla persona che sappia coniugare gli obiettivi di produttività con le sfide di uno sviluppo sostenibile; un piano di lavoro, questo, che ora e nei prossimi mesi richiamerà tutte le nostre energie, proseguendo il cammino svolto fino ad oggi, al fianco di chi lavora”.

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