Il giornalismo oggi: giovani, etica e nuove sfide

Intervento del Presidente Ottavio Lucarelli – Ordine dei Giornalisti della Campania

Il giornalismo, pur tra difficoltà e trasformazioni profonde, continua ad attrarre le nuove generazioni. È un segnale importante: c’è ancora voglia di raccontare, di capire il mondo, di essere testimoni del proprio tempo.

Il nostro mestiere resta fondamentale: siamo osservatori privilegiati della realtà. Ma abbiamo anche una responsabilità grande – soprattutto verso i più giovani – quella di spiegare, distinguere, chiarire.

Un conto è l’informazione professionale, un altro sono i blog, i social, le opinioni. Non tutto ciò che circola online è informazione. E, soprattutto, non tutto è informazione corretta.

Per questo da oltre dodici anni portiamo avanti con continuità i corsi di aggiornamento professionale. E continueremo a farlo, perché la formazione è il primo antidoto alla superficialità, alle fake news, alla confusione tra contenuti editoriali e contenuti autoreferenziali.

I due pilastri del nostro lavoro

La nostra azione – come Ordine e come comunità professionale – si fonda su due concetti chiave:

  • L’autonomia del giornalista, indispensabile per un’informazione libera;
  • La correttezza dell’informazione, condizione essenziale per conquistare e mantenere la fiducia dei cittadini.

Anche per questo, dal 1° giugno 2025, è entrato in vigore il nuovo Codice Deontologico dei Giornalisti Italiani.

Non è semplicemente “un’altra carta”, come qualcuno ha detto: è un documento aggiornato e necessario, che affronta con responsabilità le nuove sfide del nostro tempo.

Tra le novità più rilevanti:

  • Un capitolo sull’Intelligenza Artificiale, che offre linee guida sull’uso consapevole degli strumenti tecnologici, nel pieno rispetto della responsabilità giornalistica.
  • Un focus su parità di genere e violenza contro le donne, temi che le cronache ci impongono ogni giorno. Anche qui il nostro compito è duplice: raccontare tutto, ma farlo bene – con attenzione, precisione, rispetto.

Formazione sul territorio: l’esperienza dell’Irpinia

Dopo la pausa estiva, torneremo in Irpinia con nuovi format di formazione e confronto.

Un’esperienza che ha già riscosso grande partecipazione e che intendiamo replicare anche in altri territori.

L’aggiornamento professionale non è solo un obbligo: è un’occasione per rafforzare la professione, i suoi valori, e la sua identità.

Il giornalismo e la Generazione Z – L’intervento di Alessandra Malanga consigliera dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Alessandra Malanga, ha posto l’attenzione su un tema cruciale: il rapporto tra informazione professionale e Generazione Z, che si informa e vive in un contesto profondamente diverso rispetto al passato.

Punti chiave del suo intervento:

  1. I giovani si informano, eccome – ma usano strumenti diversi: social network, YouTube, podcast, Reddit, Telegram. Non è vero che non siano interessati all’informazione, semplicemente non passano più dai canali tradizionali.
  2. Attenzione alla disinformazione – Questi strumenti, seppur rapidi e accessibili, sono più vulnerabili alle fake news e alla manipolazione. La mancanza di filtri e fonti affidabili è un rischio serio, soprattutto per le generazioni più giovani.
  3. Il ruolo del giornalista si evolve – Oggi il giornalista non si limita a pubblicare notizie: deve saper intercettare i nuovi linguaggi, essere presente nei luoghi digitali in cui si muovono i giovani, portando lì la credibilità professionale.
  4. Adattarsi, non resistere – Non possiamo chiedere ai giovani di tornare all’informazione di una volta. È il giornalismo che deve evolversi: fluido nei mezzi, saldo nei valori. Occorre raccontare con serietà anche su Instagram, spiegare la geopolitica in un reel o un podcast, restando  professionisti.

La riflessione della giornalista nonché consigliera Malanga ci ricorda che il giornalismo non può restare fermo.

Deve sapersi rinnovare, senza snaturarsi.

Portare l’informazione di qualità dove oggi le persone cercano risposte, mantenendo saldi i principi di verità, verifica e responsabilità.

Questa è la sfida. Ma è anche un’occasione preziosa per ricostruire fiducia, accorciare le distanze tra generazioni e rinnovare il senso profondo della nostra professione.

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