Idv: solidali con Bisaccia, ma lontani dalla protesta
“Non saremo sul tetto dell’ospedale di Bisaccia, non occuperemo il ‘Criscuoli’ di Sant’Angelo dei Lombardi ne monteremo tende per presidi occasionali. L’Italia dei Valori non prenderà parte a nessun gesto eclatante di chi in Irpinia si sta mobilitando contro le scelte scellerate della sanità campana. Lo dice in una nota Gaetano Alvino. “Siamo solidali, vicini e concordi con le manifestazioni di questi giorni ma non prenderemo parte – aggiunge – questo perché la nostra denuncia in tempi non sospetti verso chi allungando le mani sulla sanità stava togliendo ai poveri per dare ai ricchi è passata come la propaganda di turno,come il tentativo di farsi belli. Non era così ed i fatti oggi ci danno ragione. La nostra è una denuncia nella denuncia. In Campania vengono penalizzati gli ospedali di frontiera,quelli delle aree interne rispetto ai grandi carrozzoni di sperpero e dispendio di denaro pubblico di Napoli e Caserta. Ed allora si preferisce chiudere, non ridimensionare ma chiudere Bisaccia solo perché probabilmente così come fu pensato per le discariche del Formicoso e di Savignano, la protesta si sarebbe placata lentamente considerato che la gente del posto non vive di proteste e manifestazioni organizzate ad arte come nei grandi centri del napoletano quali Chiaiano, Giugliano e Pianura. La maestria di spalmare nel tempo il malumore – conclude Alvino – è tecnica nota di molti gerarchi di palazzo Santa Lucia che oggi sono a destra ma che ieri sono passati anche per sinistra. L’Italia dei Valori ed il coordinamento di Avellino si limiteranno ad inoltrare le loro istanze nelle sedi istituzionali. Chiederemo ai nostri rappresentanti in regione l’onorevole Marrazzo e l’onorevole Sala di intervenire nel prossimo consiglio per verificare se c’è la possibilità di una revisione a questo piano di riorganizzazione della sanità che ieri consideravamo uno scempio ed oggi lo valutiamo come l’annientamento definitivo di un popolo già offeso dagli eventi naturali ed oggi oltraggiato anche nel diritto alla salute. Chiederemo che il piano sanitario regionale parta dalla verifica di tutte le convenzioni con i laboratori e le cliniche private. Solleciteremo un chiarimento in merito a tutte le strutture di riabilitazione che svolgono prestazioni per conto delle ASL campane al fine di render noto ai cittadini a chi fanno capo. Sembra assurdo ma proprio non riusciamo a capire come per la nomina dei manager delle aziende sanitarie di demitiana memoria ci siano voluti solo tre giorni, mentre invece si attendono gesti disperati dell’ultima ora per stabilire se il De Gugliemo debba morire o se ne debba prolungare l’agonia. Confidiamo solo nel buon senso di chi in questo momento tende i fili per far capire al dottor Zuccatelli che Bisaccia e Sant’angelo sono distanti da Avellino più di un’ora d’ auto”.




