Iannuzzi (Pd): “Nuovi pedaggi? Mantenere alta l’attenzione”

Sui pedaggi è necessario tenere alta l’attenzione. Non ha dubbi al riguardo il parlamentare del Pd Tino Iannuzzi anche componente dell’ottava commissione “Ambiente-Territorio-Lavori Pubblici”. “In questa fase si sta vivendo una situazione di apparente stasi questo non deve indurre ad abbassare la guardia. E’ vero che è sfumato il termine, il 22 novembre del 2010, entro il quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto emettere il provvedimento che da attuazione alla legge votata in Parlamento. Ma è pur vero che la legge resta come resta il termine della primavera del 2011 per l’avvio del sistema di pedaggiamento”. “Va avanti anche la gara indetta dall’Anas per l’attivazione del nuovo sistema di pedaggiamento e non potrebbe essere altrimenti se si considera che dopo i tagli delle risorse governative all’Anas i fondi per la manutenzione e le nuove opere dovranno necessariamente venire dai pedaggi”. Insomma un quadro decisamente poco incoraggiante. Iannuzzi ancora una volta di più ribadisce i motivi dell’opposizione ai nuovi pedaggi. “Noi diciamo no al pedaggio per una serie di ragioni: innanzitutto non esiste una viabilità alternativa. Il raccordo è l’unica infrastruttura di collegamento fra le province di Avellino e Salerno, svolge sostanzialmente la funzione di raccordo anche se non ha le caratteristiche tecniche e giuridico amministrative per essere definito tale ma è anche l’unica arteria che serve a collegare con la grande realtà università di Fisciano. In secondo luogo è assurdo pensare di introdurre il pedaggio quando Tremonti tre anni fa ha sottratto e portato via i centonovanta milioni di euro che nella scorsa legislatura erano stati destinati alla terza corsia ed alla messa in sicurezza del raccordo. Assurdo”. E poi c’è la questione del ricorso presentato dai comuni avverso il bando di gara predisposto lo scorso tredici settembre dall’Anas per la fornitura della tecnologia dei nuovi pedaggi. Il Tar Lazio non ha ancora fissato la data per la discussione ma fra le maglie del bando si scorge una possibile “pezza a colori” che salverebbe il gestore della rete stradale ed autostradale italiana. Il disciplinare di gara prevede infatti che l’elenco delle strade da pedaggiare possa variare.

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