
In occasione della Giornata Mondiale del Parkinson, l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino ha celebrato un risultato di grande rilievo: il primo intervento di stimolazione cerebrale profonda (DBS), effettuato su una paziente di 53 anni affetta da Parkinson avanzato.
L’operazione, condotta dall’équipe di Neurochirurgia guidata dal dottor Armando Rapanà, ha previsto l’impianto mini-invasivo di microelettrodi nel cervello e di un generatore di impulsi sottocutaneo, simile a un pacemaker. Il sistema permette di contrastare sintomi motori invalidanti, in particolare il tremore, migliorando la qualità della vita del paziente.
L’intervento è il risultato di un anno di preparazione e di lavoro multidisciplinare tra neurochirurghi, neurologi e neuroradiologi. Il Direttore Generale Renato Pizzuti ha sottolineato l’importanza del traguardo come testimonianza dell’impegno dell’Azienda per offrire cure avanzate.
Il trattamento, pur non curando la malattia, consente una notevole riduzione della terapia farmacologica. La paziente è stata già dimessa in buone condizioni e tornerà in ospedale per la programmazione del neurostimolatore, che sarà adattato alle sue esigenze cliniche.
Un successo che rappresenta un passo avanti per la sanità irpina e un segnale di speranza per i malati di Parkinson.