Gesualdo, domani manifestazione del Coordinamento Notriv

Riparte dall’Irpinia, in questo debutto d’anno, la mobilitazione contro lo sblocca Italia. A poche ore dalla manifestazione regionale Notriv (in programma domani, 3 gennaio, a Gesualdo) continuano a piovere le adesioni al corteo contro le trivellazioni e il Permesso Nusco. Oltre cinquanta le realtà organizzate che hanno sottoscritto l’appello di irpini e sanniti, realtà che travalicano anche i confini regionali: “Segno che l’opposizione ai piani di attacco al territorio che questo governo sta a…

Riparte dall’Irpinia, in questo debutto d’anno, la mobilitazione contro lo sblocca Italia. A poche ore dalla manifestazione regionale Notriv (in programma domani, 3 gennaio, a Gesualdo) continuano a piovere le adesioni al corteo contro le trivellazioni e il Permesso Nusco. Oltre cinquanta le realtà organizzate che hanno sottoscritto l’appello di irpini e sanniti, realtà che travalicano anche i confini regionali: “Segno che l’opposizione ai piani di attacco al territorio che questo governo sta attuando indiscriminatamente è sentita e radicata” fanno sapere dal coordinamento irpinia-sannio, promotore della giornata di lotta. “Sarà una grande manifestazione, una manifestazione plurale ed aperta a tutte le realtà che si oppongono alle trivellazioni, una manifestazione che vedrà protagonisti innanzitutto quei soggetti che da vent’anni provano a costruire un diverso modello di sviluppo”. La parola ai territori, dunque, alle associazioni di categoria, agli agricoltori e ai vignaioli, oltre che ai coordinamenti notriv. Massiccia è stata infatti la risposta delle realtà organizzate di tutto il meridione: i coordinamenti di Abruzzo, Basilicata e Vallo di Diano, insieme al coordinamento nazionale saranno presenti al corteo di domani per manifestare contro la legge 164/2014. “Di fronte all’accelerazione del governo la risposta dei territori non si farà attendere e saremo chiari nel dire a Renzi e ai suoi ministri che il sud non è una colonia di cui possono usufruire a loro piacimento. L’Irpinia, il Sannio, la Valle di Diano, Bagnoli e tutte quelle periferie dell’impero di cui nel palazzo nessuno si cura sono territori vivi, in cui in questi anni le popolazioni sono riuscite ad immaginare un modello di sviluppo alternativo e rispettoso delle specificità locali. È su queste specificità che si deve investire, sulla valorizzazione delle colture, sul rispetto della terra e del bene comune. Bloccare lo Sblocca Italia è ancora possibile e noi ci proveremo. A partire da Gesualdo”.

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