Fonso: “Criscuoli e ‘Don Gnocchi’ eccellenze da salvaguardare”

“La politica provinciale presa dalle problematiche interne dei singoli partiti, sulle alleanze e sulle primarie, sembra un poco distratta, se non addirittura disattenta su vicende che, nei prossimi mesi, potranno produrre ulteriori gravi danni all’equilibrio del nostro territorio provinciale.
Tra i tanti aspetti che la politica provinciale tralascia di affrontare seriamente, a me piace mettere in evidenza, quello relativo alla sani…

“La politica provinciale presa dalle problematiche interne dei singoli partiti, sulle alleanze e sulle primarie, sembra un poco distratta, se non addirittura disattenta su vicende che, nei prossimi mesi, potranno produrre ulteriori gravi danni all’equilibrio del nostro territorio provinciale.
Tra i tanti aspetti che la politica provinciale tralascia di affrontare seriamente, a me piace mettere in evidenza, quello relativo alla sanità e all’assistenza in Alta-Irpinia.
Dopo le rabbiose proteste, la Regione Campania con il Decreto 29/2012 ha sanato in parte il grave errore quello di lasciare scoperto il territorio altirpino, senza emergenza, senza un pronto soccorso e la Chirurgia.
Dal momento dell’annuncio dell’inversione di rotta da parte della Regione, con il citato decreto, nulla è stato fatto di concreto in proposito per riempire di contenuti gli atti formali; intanto l’Ospedale di Bisaccia langue, in un continuo stillicidio di notizie e di cronoprogrammi e l’Ospedale di S.Angelo, giustamente, inserito nella rete dell’emergenza, fra pensionamenti e trasferimenti, è costantemente in asfissia, mancano i medici al P.S., non si attiva la Terapia Intensiva, non si ripristina l’attività ortopedica e l’unica speranza sembra essere l’intervento degli elicotteri “ quando sono capaci di atterrare”.
Un altro aspetto da non sottovalutare, che merita attenzione e vigilanza, è che con il Decreto 29, il Polo Riabilitativo “Fondazione Don C. Gnocchi” avrebbe dovuto avere ulteriori posti letto e ulteriori competenze, in questo importante segmento dell’Assistenza Riabilitativa. Ma, dopo la prima notizia di contatti in proposito, tra la Regione Campania e la Fondazione, sembra non esserci stato più nulla in proposito. E’ a tutti nota, la qualificata esperienza del Polo Riabilitativo “Don C. Gnocchi” a S.Angelo, esso infatti, attira pazienti e utenti da tutta la Regione Campania e anche al di fuori della stessa.
La Riabilitazione di eccellenza, fornita degli operatori tutti della Fondazione, è ampiamente riconosciuta: sono tantissimi i cittadini, gli ammalati ed i loro familiari che addirittura “si raccomandano” per essere assistiti, curati e riabilitati da validissimi professionisti, il cui nome è motivo di richiamo e di grande prestigio, come il Dott. Capomolla Soccorso e la sua equipe, il Dott. Brancaccio Salvatore ed i suoi collaboratori.
Il now au di medici come il Dott. Capomolla e il Dott. Brancaccio é ormai il biglietto da visita del “giovane polo riabilitativo Don C. Gnocchi” di S. Angelo, la loro presenza, oltre ad essere motivo di prestigio, è di notevole richiamo per tanti pazienti, così come, è stato più volte confermato e riconosciuto da professionisti, medici dirigenti, ricercatori, professori universitari e medici di famiglia in qualificati convegni scientifici e medici di rilievo regionale e nazionale.
L’augurio e l’auspicio è che il Dott. Capomolla e il Dott. Brancaccio con la loro equipe vengano sempre più valorizzati, oltre che, all’interno della struttura dove operano, anche a livello territoriale, affinché si possa fare tesoro del grande patrimonio culturale e scientifico, di cui essi sono portatori.
L’eventuale non potenziamento da parte della Regione Campania del Polo Riabilitativo “Don C. Gnocchi”, la carenza di attenzione, nei riguardi dello stesso, il cambio di scelte da parte della Regione o della dirigenza della Fondazione, potrebbe anche demotivare gli eccellenti Professionisti come il Dott. Capomolla ed il Dott. Brancaccio, eventualmente indurli ad abbandonare il campo; questo sarebbe un gravissimo errore, addirittura fatale per la presenza stessa del “Polo Riabilitativo Don Carlo Gnocchi”. La Sezione Riabilitativa del “Codice 75“, fonte di notevole stima ed apprezzamento, del Polo Riabilitativo con l’eventuale allontanamento o abbandono del Dott. Capomolla, entrerebbe irrimediabilmente in crisi. La politica dovrebbe vigilare, a prescindere dalle divisioni partitiche, affinché anche il Polo Riabilitativo, così come tutto l’Ospedale “Criscuoli” e l’offerta assistenziale complessivamente assicurata venga potenziata, così come previsto dal Decreto 29, tanto per evitare che, la popolazione di questo territorio, possa pensare, così come successo per le fabbriche e le aziende del dopo sisma, che anche il Polo Riabilitativo sia ritenuto alla stessa stregua; cioè venuto ad intercettare risorse, senza investimenti, per portarli altrove, in altri territori.
Ma, io sono certo, che la classe dirigente in genere, per quanto di sua competenza e la Fondazione “Don Gnocchi”, per i grandi valori a cui si ispira, non consentiranno mai il concretizzarsi di paure e preoccupazioni attualmente ancora abbastanza diffuse!
Per concludere, dopo le giuste proteste, le tante parole, le promesse ed il Decreto 29, ora è il tempo dei contenuti, quello di dare sostanza concreta agli impegni assunti.
L’Ospedale “Criscuoli” con il Polo Riabilitativo è una realtà concreta, frutto di generosità, altruismo e grandi professionalità, necessita solo di essere sostenuto e potenziato, evitando lacerazioni, conflittualità, rigidità che nulla hanno a che vedere con l’interesse alto e nobile dell’assistenza sanitaria offerta, non come concessione, ma come diritto, ai malati, ai deboli e alla popolazione già tanto mortificata”. E’ quanto si legge nella nota del responsabile sindacale territoriale UIL-FPL, Michele Fonso.

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