Fma, Morsa: l’immobilismo non aiuta, urge vertice con i politici
A sollecitare ancora una volta l’istituzione di un tavolo con i rappresentanti politici locali per fare luce sulla vertenza Fma è Giuseppe Morsa, rappresentante sindacale della Fiom Cgil:
“Quella della settimana scorsa non è il solito appello rivolto ai Consiglieri Regionali e Provinciali eletti nella provincia di Avellino affinché ci si schieri politicamente affianco ai lavoratori della FMA, ma è una richiesta precisa di condividere un percorso che porti alla convocazione del tavolo interministeriale presso il Ministero dello Sviluppo. La nostra proposta, prevede la possibilità di avere un’incontro con gli tutti eletti in Provincia, per fare pressione verso il Governo affinché venga convocato il tavolo e da dove potremmo saperne qualcosa in più sul futuro di FMA, anche alla luce della presentazione del piano industriale presentato ad aprile. Bisogna sapere quanti e quali motori sono previsti da produrre in FMA. Una richiesta precisa alla quale ci aspettiamo una risposta precisa, non credo ci sia altro tempo da perdere. La situazione non migliora, anzi si continua con gli stessi andamenti produttivi dello scorso anno. Non ci lasciamo appassionare dagli infruttuosi dibattiti sindacali sulle primogeniture delle proposte, anche perché assistiamo a delle incomprensibili schizzofrenie nelle proposte. Si passa da dichiarazioni di allarme un giorno per poi affermare il giorno dopo all’ipotesi di assunzioni. Credo che in questa vicenda bisogna essere seri e leali con i lavoratori. La propaganda spicciola e meschina non serve. Alla FMA la situazione è fatta di Cassa Integrazione Straordinaria, il cui accordo scade il prossimo 30 ottobre. Per questo abbiamo chiesto alla Direzione del Personale, di avviare sin da subito un confronto per definire quale ammortizzare sarà utilizzato per i prossimi mesi a partire dal prossimo 2 novembre. Sul piano della prospettiva, è bene essere chiari con i lavoratori. Ci sono delle possibilità di carrozzare con i motori FMA altre vetture e furgoncini, ma stiamo parlando di cifre poco significative. Pochi giorni di lavoro in più. Queste sono le notizie ufficiali, chi dice altro mente. Chiaramente ciò non basta. Per questo l’iniziativa delle RSU va sostenuta, per questo chiediamo una risposta direttamente dagli eletti. Sul piano sindacale più generale, anche qui credo bisogna essere tutti responsabile. Le evidenti spaccature sul mondo sindacale non possono allontanarci dall’obiettivo che è quello di salvare tutti i posti di lavoro alla FMA, con le regole ed i contratti sottoscritti che sono ora in vigore. Noi tutti insieme abbiamo fatto un patto con i lavoratori, e che noi della FIOM intendiamo rispettare, pur denunciando con forza i pericolosi accordi che si stanno sottoscrivendo e che vanno nella direzione della riduzione dei diritti. Però sia chiaro,noi intendiamo percorre questa strada che è fatto di impegno e di serietà. La cosa che non aiuta è l’immobilismo e gli stupidi tatticismi”.




