Fma, la risposta del governo a Iannaccone (NoiSud)

Fma, la risposta del governo a Iannaccone (NoiSud)
Ecco la risposta del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rivolta a Iannaccone (NoiSud) in merito alla questione della Fma: Signor Presidente, onorevole Iannaccone, come lei ha ricordato, il Governo sta seguendo con particolare attenzione la situazione del settore automobilistico ne…

Fma, la risposta del governo a Iannaccone (NoiSud)

Ecco la risposta del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rivolta a Iannaccone (NoiSud) in merito alla questione della Fma: Signor Presidente, onorevole Iannaccone, come lei ha ricordato, il Governo sta seguendo con particolare attenzione la situazione del settore automobilistico nel quale è in corso – come è noto – un processo di profonda trasformazione a livello globale. In questo nuovo scenario il Governo ha ritenuto necessario ridefinire le politiche di sostegno del settore assicurando un più efficiente utilizzo delle risorse pubbliche ed intensificando il sostegno all’innovazione e alla ricerca. Con specifico riferimento però alla sua interrogazione, in particolare per quanto riguarda gli stabilimenti FIAT nel sud d’Italia, il Governo ha ricevuto rassicurazioni circa il futuro della produzione di autovetture in Italia, il cui previsto aumento da 650 a 900 mila auto si effettuerà soprattutto nel sud del nostro Paese. Al riguardo il Ministero dello sviluppo economico ha chiesto alla FIAT di fornire dettagli sul riassetto industriale di ogni singolo stabilimento in modo da poter avviare confronti specifici sulle varie realtà produttive. Per quanto riguarda poi lo stabilimento Fma di Pratola Serra, al quale ha fatto riferimento, sì è registrata effettivamente una diminuzione della produzione che ha reso necessario un ampio ricorso alla cassa integrazione. Per questo il Ministero dello sviluppo economico ha convocato il 26 febbraio scorso una specifica riunione alla quale erano presenti, oltre che rappresentanti delle istituzioni locali, anche rappresentanti sindacali della FIAT. In tale sede l’azienda ha affermato che non sussistano eccedenze strutturali per quanto riguarda la produzione di motori in Italia, e che i propulsori prodotti sul nostro territorio andranno ad equipaggiare quattordici nuovi modelli del gruppo FIAT. Durante i lavori è emersa la necessità di valutare l’inserimento dell’impianto di Pratola Serra in un ampio contesto di ristrutturazione di tutto il comparto motori. In questa ottica il Ministero ha convocato per il prossimo 30 marzo proprio un tavolo di settore sui motori dove, con riferimento allo stabilimento di Pratola Serra, si valuteranno le azioni da intraprendere a difesa dell’occupazione e della produzione, d’intesa con gli enti locali e con le organizzazioni sindacali. In conclusione quindi, onorevole Iannaccone, le posso assicurare il continuo impegno del Governo a seguire la vicenda con particolare attenzione, e naturalmente a tenere costantemente e tempestivamente informato il Parlamento sugli sviluppi che registreremo.
La replica dell’onorevole Arturo Iannaccone
Signor Ministro, lei ha fornito importanti elementi in relazione alla crisi che sta vivendo lo stabilimento Fma di Pratola Serra e, quindi, non posso non sottolineare l’azione positiva che il Governo attraverso il Ministro Scajola sta sviluppando. Le voglio ricordare che la provincia di Avellino ha 400 mila abitanti (80 mila sono i disoccupati), e se si dovesse registrare una crisi irreversibile dello stabilimento Fma di Pratola Serra, con le circa 2 mila unità occupate e i circa cinquemila lavoratori che complessivamente sono impegnati nell’indotto, in quella provincia si registrerà una situazione problematica e preoccupante. Noi siamo convinti che la FIAT, se vuole dare risposte ed invertire l’idea che il sud non sia suscettibile di sviluppo e che investire al sud rappresenti una diseconomia (così come cinicamente ha tentato di affermare l’amministratore delegato Marchionne quando ha ribadito che lo stabilimento di Termini Imerese sarà chiuso), per quanto riguarda l’Fma di Pratola Serra si dovrà impegnare, nell’incontro convocato dal Governo, a realizzare motori moderni di piccola cilindrata, perché se ciò non dovesse avvenire quello stabilimento avrà lo stesso destino degli impianti di Termini Imerese, rischio che noi dobbiamo assolutamente scongiurare.

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