Fatture ai comuni, Giuditta chiede chiarimenti all’Alto Calore

L’Alto Calore continua ad inviare fatture ai comuni. Non basta la restituzione. Serve un’azione più incisiva. Il primo cittadino di Summonte, Pasquale Giuditta, ha sollevato la questione in più occasioni e alla fine ha deciso di inviare una lettera all’Alto Calore Servizi, al Prefetto di Avellino, al Presidente della Provincia, agli organi del Controllo analogo e al Settore del Ciclo Integrato delle Acque in Regione Campania. Si tratta di una vicenda che riguarda molti comuni e che necessità di chiarimenti.
Gli interventi di manutenzione sulla rete idrica, sono infatti contenuti nella convenzione stipulata dai soci. In quanto soggetto gestore delle reti idriche interne e di alcuni impianti di depurazione a servizio degli stessi Comuni, l’Alto Calore Servizi svolge anche un’attività di emissione delle bollette ai cittadini e di relativa riscossione delle tariffe idriche e di depurazione.
“Va considerato al riguardo che le tariffe afferenti il Servizio idrico integrato, – spiega il primo cittadino di Summonte Pasquale Giuditta – costituendone il corrispettivo, vengono determinate, secondo legge, in modo tale da coprire i costi necessari alla gestione operativa del servizio stesso, ivi inclusi, pertanto, quelli afferenti la manutenzione delle reti.
Pertanto, laddove la tariffa attualmente in essere non fosse stata determinata in maniera tale da assicurare la copertura di tutti i costi operativi, la società avrebbe l’onere di attivare le procedure previste dalla legge per l’adeguamento della tariffa medesima presso le Autorità amministrativamente competenti anche al controllo dei dati (attualmente l’Autorità per l’Energia ed il Gas), ma non può certamente scaricare i costi che non riesce a sostenere per proprie inefficienze sulle Amministrazioni locali”.

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