Emergenza profughi, nuovo incontro in Prefettura

AVELLINO – Stamane, presieduto dal Prefetto di Avellino Sessa, si è tenuto in Prefettura un nuovo incontro di aggiornamento sulla tematica dell’accoglienza dei cittadini stranieri ospitati in provincia finalizzato ad esaminare nello specifico le problematiche dei Comuni di Forino Manocalzati e Montoro. L’iniziativa chiude il ciclo di appuntamenti avviati lo scorso 17 settembre e tenuti periodicamente in Prefettura con ciascuno dei 10 comuni ove ricadono le strutture di accoglienza al…

AVELLINO – Stamane, presieduto dal Prefetto di Avellino Sessa, si è tenuto in Prefettura un nuovo incontro di aggiornamento sulla tematica dell’accoglienza dei cittadini stranieri ospitati in provincia finalizzato ad esaminare nello specifico le problematiche dei Comuni di Forino Manocalzati e Montoro. L’iniziativa chiude il ciclo di appuntamenti avviati lo scorso 17 settembre e tenuti periodicamente in Prefettura con ciascuno dei 10 comuni ove ricadono le strutture di accoglienza alla presenza del Comandante Provinciale CC della Questura dell’ ASL ed allargato ai rappresentanti del Centro per l’Impiego, Ufficio territoriale del lavoro, associazioni sindacali, Caritas ,CRI CSV e gestori delle strutture.
Nel corso dei cinque incontri finora tenuti, sono stati affrontati i temi complessi dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’emergenza sanitaria mettendo a punto accorgimenti migliorativi ed iniziative mirate che hanno fatto registrare il progressivo superamento di alcune problematiche verificatesi specie nei mesi estivi. In particolare sono state rimodulate le condizioni interne di capienza di alcune strutture (Montoro e Monteforte Irpino) ed è stato perfezionato il sistema per l’assistenza sanitaria con la consegna della tessera sanitaria ed intensificata l’attività di screening svolta dall’ASL.
La Prefettura complessivamente dall’inizio dell’anno ha infatti gestito un flusso migratorio di 939 migranti di cui 465 andati via volontariamente e 474 ancora presenti nelle 18 strutture della provincia. Si tratta di migranti provenienti dai Paesi del Nord e del Centro Africa di varie nazionalità ( Gambia, Nigeria Pakistan, Bangladesh…. ) in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato da parte della Commissione . Per il momento solo una quarantina i casi di riconoscimento.
Dagli incontri tenuti è anche emersa la necessità di fare rete per costruire un sistema di iniziative volte a favorire l’inserimento culturale e sociale degli ospiti attraverso il coinvolgimento del Volontariato . Dai tavoli operativi è infatti scaturita l’elaborazione di una proposta di accordo di programma che, in sintesi, intende costruire un percorso condiviso per realizzare “progetti di impiego dei profughi in attività di volontariato utili per l’integrazione”. I progetti intendono promuovere azioni volte all’accoglienza e all’inclusione dei cittadini extracomunitari, occupando gli stessi in interventi di volontariato attivo che vanno dal sostegno psicologico/ sanitario/ raccolta di farmaci ad attività di integrazione volta a percorsi d’inserimento lavorativo/formativo e di utilità sociale a favore della comunità locale.. Il progetto con la messa in rete delle competenze di ciascun partner tende altresì a prevenire l’insorgere di fenomeni di isolamento ed a contrastare episodi di intolleranza. Il suddetto protocollo condiviso al tavolo odierno verrà esteso all’ approvazione anche degli altri comuni che aderiranno al progetto.

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