Domani sciopero medici, Sanseverino: “Categoria mortificata da anni”

Incroceranno le braccia per 24 ore. Chiedono più risorse, più diritti i medici, i veterinari e i dirigenti del servizio sanitario nazionale.

Uno sciopero indetto unitariamente dai sindacati di categoria – Anaao-Assomed, Cimo, Fvm, Fassid, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Fp Cgil, Cisl medici e Uil Fpl – che potrebbe provocare disagi in Irpinia.

Al «Moscati», infatti e negli altri presidi territoriali – «Frangipane» di Ariano Irpino, «Criscuoli» di Sant’Angelo dei Lombardi e «Landolfi» di Solofra è prevista un’adesione massiccia che in alcune reparti potrebbe toccare il 100 per cento.

La continuità e la copertura delle prestazioni indispensabili in tutte le Unità operative e nel Pronto soccorso sarà garantita.

«Soprattutto nel nostro campo – spiega Carmine Sanseverino, referente aziendale Anaao-Assomed e dirigente medico presso l’Unità operativa complessa di Medicina d’urgenza del Moscati, ai microfoni de Il Mattino – ci vogliono ottime e chiare ragioni per scioperare. Quindi, per senso di responsabilità, usiamo questo strumento in casi estremi». «Chiediamo un finanziamento del Fondo sanitario nazionale (Fsn) 2019 che preveda le risorse indispensabili per garantire i vecchi e i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) anche per fermare l’ormai evidente processo di privatizzazione della sanità; il rinnovo del nostro contratto fermo da 10 anni, rifiutando con fermezza il tentativo messo in atto da Regioni e Governo di far competere sulle stesse scarse risorse del Fsn il diritto alla cura dei cittadini e quello ad avere un contratto dignitoso per chi quelle cure deve erogarle. Inoltre prosegue Sanseverino – chiediamo che sia compresa nella massa salariale l’indennità di esclusività, ferma ai valori del 2000, ma anche la cancellazione dell’anacronistico blocco della spesa per il personale della sanità, fissato al dato 2004 ridotto dell’1,4 per cento, per facilitare il turnover del personale aprendo una grande stagione di assunzioni in grado di fare fronte nei prossimi 5 anni al pensionamento del 40 per cento dei medici, veterinari e dirigenti. Infine, ma non meno importante, chiediamo il finanziamento di almeno 3mila nuovi contratti di formazione specialistica post-laurea per garantire una programmazione dei fabbisogni formativi». 
Queste le ragioni che spingeranno una delegazione di medici irpini a partecipare al sit-in, domani mattina, davanti la sede della giunta regionale, in via Santa Lucia a Napoli. «Lo faremo prosegue Sanseverino – per non essere ulteriormente schiacciati ed emarginati, per chiedere l’adeguato riconoscimento al valore del nostro lavoro e per chiudere la trattativa per il rinnovo contrattuale che sarà difficile, ma il cui esito in buona parte dipendere dalla capacità che avremo di dimostrarci uniti e fermi nella difesa dei nostri diritti».

Oggi, intanto, giornata cruciale a Roma dove si riunisce il tavolo di verifica presso il Ministero della Salute: in bilico l’approvazione definitiva del Piano regionale di programmazione ospedaliera e in discussione la richiesta del governatore De Luca di uscire dalla fase di commissariamento.

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