
Al Presidente Campano del M.I.D. Esposito attribuito il termine “Tutto Scemo” in occasione di Avellino – Benevento, “Non sapevo o non ricordavo che il settore dedicato avesse dei problemi di agibilità”.
In occasione dell’ultima gara casalinga Avellino – Benevento allo Stadio Partenio Lombardi durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo mentre a bordo della mia moto carrozzina mi spostavo all’interno stesso del settore dedicato per verificare se anche per quella occasione vi era a confine tra il nostro settore e il settore ospiti allestito il banchetto con le bibite, senza essere però a chiara conoscenza o per mia dimenticanza non essendo assiduo frequentatore dello stadio che non ci può muovere per problemi di agibilità all’interno della curva nord perché difatti risulta essereagibile in tutta la curva guarda caso solo il lato degli spalti e del terrazzino frequentati dalle persone con diversa abilità, mi sono sentito definire tutto scemo da un frequentatore dello stadio, ho chiarito la questione stesso con lo steward in quel momento custode del settore al quale ho chiesto scusa per lo spostamento.
Già in precedenza per quel settore mi sono ritrovato a dover far valere di recente il diritto di una persona con disabilità grave e al 100 percento e privo di uso delle mani che nonostante ne avesse pieno diritto non lo si voleva far entrare, non da parte della società calcistica ovviamente sensibile, per delle questioni personali legate al suo passato e che per quanto mi possa riguardare non mi è dato sapere o approfondire all’atto della sua adesione alla mia realtà rappresentativa del mondo delle disabilità.
Non è la prima volta che mi capita di ritrovarmi da persona con grave disabilità con qualche aggettivo del genere attribuito, ricordo che tempo fa altrove e in altri ambienti mi è stato attribuito anche il termine disabile di cacca solo per una parola o azione spinta di più sempre nel rispetto, concluso con una stretta di manoe di scuse tanto per.
Per quanto possa essere impulsivo o non appetibile il mio carattere personale o per quanto possa dare fastidio il peso delle mie denunce pubbliche riguardo le questioni delle disabilità e quanto ne scaturisce, pur sempre scusandomi, non sono accettabili e tollerabili o alquanto giustificabili determinati aggettivi a me attribuiti.