Diritti dipendenti e pazienti,Cgil: direzione Landolfi inadeguata
C’è voluto un articolo sui giornali (che ringraziamo) per far scoprire alla direttrice sanitaria del Landolfi di Solofra che la frescura fornita da anni dai condizionatori nei suoi uffici, sarebbe stata utile anche nelle sale di degenza. Tale miracolo si sta realizzando e la CGIL, i lavoratori della U.O. di Medicina e Nefrologia i pazienti ringraziano sentitamente.
LA CGIL però non può fare a meno di lanciare un allarme sulla sicurezza della salute del personale e dei pazienti del P.O., soprattutto dopo che una assemblea dei lavoratori, tenutasi ieri, ha ulteriormente confermato il rischio che si sta correndo nell’ospedale, anche e soprattutto a causa dei comportamenti di chi lo dirige.
Il Dott D’Ascoli, pochissimi giorni fa, ci ha per l’ennesima volta salutati, nelle more della nomina di un nuovo commissario che non viene (giunta regionale rimandata). Fra i suoi saluti alcuni punti importanti: siamo la ASL più virtuosa, abbiamo in vista molti pensionamenti, probabilmente gli ospedali non chiuderanno per legge, ma per mancanza di personale, visto il blocco del turn over in atto.
Proprio nel tentativo di scongiurare questa ipotesi, oggi non è più possibile tollerare i comportamenti di una Direttrice che si è resa protagonista dei seguenti episodi: 1)durante uno sciopero ha minacciato una dirigente della CGIL al punto che la stessa è stata costretta a chiedere l’intervento dei Carabinieri 2)ha di fatto coperto l’aggressione verbale e fisica di un dirigente ai danni di due infermiere, anche qui l’episodio è riportato in un verbale dei carabinieri, ignorando le richieste della CGIL e non mettendo in atto nessuna misura per evitare che l’episodio potesse ripetersi.
3)ha violato il diritto allo sciopero dei dipendenti utilizzando precettazioni immotivate. 4)Ha predisposto, senza nessuna autorizzazione scritta da parte della direzione generale, un piano per l’emergenza estiva intempestivo, inefficace, costoso, penalizzante per i lavoratori, rischioso per i pazienti e che presta il fianco a sospetti, vista la creazione di alcune misure ad personam . 5)Ha ignorato gli appelli anche dei suoi dirigenti medici che prospettavano rischi per la salute dei ricoverati.
6)ha ignorato le stesse istanze del sindacato e del personale, lanciandosi in un operazione che NON TUTELA I PAZIENTI, NON TUTELA L’AZIENDA, NON TUTELA I DIPENDENTI. Sperando di salutare nuovamente il Dott D’Ascoli, stavolta per una nomina più duratura o comunque di avere di fronte un Direttore Generale stabile, a Lui ci rivolgiamo perché ponga fine a questa situazione che si è creata al Landolfi, consentendo a tutti di fare ciò che in quell’ospedale della ASL più virtuosa della regione si è sempre fatto: Curare le persone mettendo i dipendenti in condizione di farlo, rimuovendo gli ostacoli dovuti ad una gestione che, paradossalmente, appare improntata ad elementi di Inesperienza, Personalismi e Preconcetti che sembrano regnare oggi nella Direzione Sanitaria del Landolfi.
Si rende pertanto urgente e necessario un incontro con la Direzione Generale per porre rimedi a tali incresciose situazioni.




