“De André canta De André”, emozioni in musica al Gesualdo: il figlio Cristiano incanta Avellino con il tributo al padre Fabrizio

In una serata densa di emozioni e memoria, Cristiano De André ha riportato in vita la poesia e l’impegno civile del padre Fabrizio, in un concerto intenso e coinvolgente al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Il tour “De André canta De André” si conferma un omaggio sincero e vibrante, dove la voce del figlio si intreccia con quella del padre in un equilibrio di rispetto, devozione e passione.
Gli arrangiamenti, cuore pulsante dello spettacolo, sono moderni ma fedeli, con venature rock, folk e blues che richiamano le sonorità della PFM. Ogni brano, pur noto, ha acquistato nuova linfa, grazie anche alla bravura dei musicisti, precisi e affiatati.
Cristiano, polistrumentista di talento, si muove con naturalezza tra chitarra, violino, pianoforte e bouzouki, accompagnato da una voce ruvida e intensa. Gli intermezzi parlati hanno aggiunto profondità: riflessioni sincere su Fabrizio, la guerra, la pace e l’amore per il prossimo, capaci di emozionare il pubblico.
Il Teatro Carlo Gesualdo si è rivelato la cornice ideale per questo viaggio musicale, grazie all’ottima acustica e all’atmosfera raccolta. Unica nota stonata, il comparto luci non sempre efficace e l’eccessiva rigidità del personale nel vietare foto e video, che in alcuni momenti ha spezzato la magia.Ma nulla ha oscurato la forza di questo tributo. “De André canta De André” non è solo un concerto, ma un atto d’amore: un passaggio di testimone tra padre e figlio, e un abbraccio tra la musica e un pubblico che non ha mai smesso di amare Faber.
Recensione di: Marco Cerfeda

SPOT