Comune, dipendenti: “Tutelare il fondo salario accessorio”

AVELLINO – “Dopo le dimissioni del Sindaco Galasso, anche la sua Giunta si appresta a lasciarci, non prima però di aver garantito un’adeguata copertura economica ai tanti debiti fuori bilancio; un numero così elevato di provvedimenti, trattati dal Consiglio comunale, come non s’era mai visto prima, durante tutta la trascorsa legislatura, ed effettuati con tanta celerità da far pensare a quanta attenzione (poca) ed imparzialità (forse) sia stata necessaria per deliberare su ogni singolo provvedimento”. E’ quanto dichiarano Gerardo Canarino e Paolo Sarno, Rsu del sindacato autonomo per le Regioni e gli Enti locali del comune di Avellino.
“La Giunta Galasso se ne va… non prima però di aver apportato considerevoli variazioni di incrementi di spese al corrente bilancio (a danno di chissà quali servizi) e, perché no, andando anche a toccare i futuri bilanci 2013 e 2014. Ed ancora, – proseguono – ci lascia non prima di aver concesso un imprecisato numero di patrocini e contributi, e dopo aver approvato (con quanta solerzia e tempestività), un regolamento per l’assegnazione del patrimonio immobiliare comunale indisponibile; gli immobili, cioè, che non possono essere sottratti alla loro destinazione istituzionale e vincolati al soddisfacimento dell’interesse pubblico o di pubblica utilità.
Per non parlare di qualche Commissione convocata su temi poco, o per niente, istituzionali. Senza voler con questo entrare nel merito dei singoli provvedimenti adottati (lasciamo ad altri questo compito), è l’urgenza non necessaria con la quale sono state trattate tematiche a volte così delicate, che ci lascia, non sorpresi, ma perplessi. Quale recondita realtà si nasconde dietro l’adozione di una delibera il cui effetto ricadrà sulla prossima Amministrazione? Perché lasciare ad altri il peso delle proprie responsabilità? Sono domande di non poco conto se a questo aggiungiamo anche la nomina dei tre nuovi dirigenti. Di che cosa si tratta se non di una garanzia d’ipoteca per il futuro?
La Giunta Galasso in questi venti giorni non si è dimenticata proprio di nulla… e di nessuno. Anche quello dei co.co.co. è stato un tema ampiamente dibattuto e discusso, che ha trovato una vasta eco, sia in termini di tempo che di spazio, sui giornali ed in televisioni, o con conferenze stampa all’uopo indette; sia all’interno che all’esterno dell’Ente, su tavoli ristretti o allargati; anche alla presenza di altri Organi istituzionali. Certo, appare più che giusto e condivisibile salvare posti di lavoro, o tentare di evitare, in extremis, una soluzione di continuità all’opera offerta da professionisti e tecnici che insieme all’Amministrazione uscente (e qualcuno di loro anche da più tempo) hanno gestito le opere di riqualificazione di questa città: opere raramente qualificanti, spesso discutibili, alcune volte incompiute (tunnel, castello), altre volte consegnate e poi sottratte alla città (Parco Santo Spirito).
Purtroppo, solo per noi dipendenti, non si è trovato (o voluto trovare) il tempo per discutere; in tutto un brevissimo lasso di 10 minuti, oltremodo interrotti da qualche telefonata, durante i quali, il V. Sindaco Festa ci ha ratificato, alla presenza del dirigente alle Finanze e Personale, Marotta, quanto da questi ci era stato precedentemente anticipato; e cioè, dell’assoluta indisponibilità a reperire risorse finanziarie da destinare alla contrattazione decentrata del personale. Unica proposta alternativa pervenutaci dalla controparte, è stata una richiesta di collaborazione per l’individuazione degli sprechi della carta, o per imporre una non ben precisata limitazione all’uso delle autovetture di servizio. SIC!!! Questo è stato il risultato ottenuto dopo una serie di lunghi, ed a volte anche accesi incontri avvenuti tra il Sindaco, prima, e una parte della R.S.U., ed ora con il suo vice, resosi disponibile all’incontro dopo ben due settimane dalla nostra richiesta.
Eppure, con grande senso di responsabilità era stato richiesto all’Amministrazione uscente di farsi carico, così come è sempre avvenuto negli anni precedenti, di integrare il Fondo per il Salario Accessorio dei dipendenti, in considerazione del fatto che è solo grazie al loro impegno ed all’alto senso di responsabilità posseduto, se i servizi, nonostante l’ormai cronica carenza di personale, ed il peso sempre maggiore delle loro responsabilità, i servizi ai cittadini, appunto, riescono ancora ad essere garantiti e tutelati. La parte politica e burocratica dell’Ente ha preferito essere sorda alla nostra richiesta, appellandosi alla “spending rewue” e dimenticando che da molti anni, ormai, con il blocco del turn-over, i dipendenti storici del Comune di Avellino stanno contribuendo ai risparmi di spesa effettuati sul costo del personale. La parte politica, in particolare, ha già dimenticato il sostegno che ha sempre ricevuto dai dipendenti dell’Ente che si appresta a lasciare, nelle passate emergenze, come quella della neve, per esempio, la cui attività svolta deve essere ancora retribuita ai colleghi cooptati nelle concitate fasi dell’emergenza. Non fare del bene se non hai anche la forza di sopportare il peso dell’ingratitudine, recita l’adagio. Ora, non possiamo scaricare addosso ad altri il peso di scelte così irresponsabili, poste in essere da gente immemore. Per questo, non dobbiamo consentire la perdita di risorse così importanti per il futuro del Fondo; infatti, il suo mancato incremento determinerebbe, di fatto, un’automatica quanto irreversibile riduzione per un importo di circa 300.000 Euro.
Pertanto, ci vediamo costretti a convocare, nei prossimi giorni, l’Assemblea di tutto il Personale in un momento così delicato ed importante per l’attività politica ed amministrativa dell’Ente; per discutere insieme di questa problematica che ci coinvolge tutti e valutare, nel rispetto dovuto a questa Città che amiamo e che, riteniamo, non meriti di dover sopportare il danno derivante da questa negativa eredità, quali decisioni assumere per tentare di evitare l’inarrestabile decadimento dei servizi”, concludono Canarino e Sarno.

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