Coduto (Apple Pie): “Diritti negati, ma non ci arrendiamo”. La sindaca Nargi: “L’amore non ha diversità”

 

 

Una grande ondata di colori, voci, musica e diritti ha attraversato Corso Vittorio Emanuele per la quinta edizione dell’Irpinia Pride, organizzata da Apple Pie – Arcigay Avellino. Un evento ormai radicato, capace di unire riflessione, festa e rivendicazione civile. Al tavolo di presentazione: Christian Coduto, presidente di Apple Pie, e Antonio De Padova, attivista. Coduto ha rilanciato il messaggio centrale del Pride:“Continuiamo a lottare in modo pacifico, come sempre, per quei diritti che ci spettano dalla nascita, ma che ancora oggi ci vengono negati. Il diritto all’amore e alla libertà di essere se stessi è sacrosanto. Non ci fermeremo finché ogni persona non sarà libera.” Alla manifestazione ha partecipato anche la sindaca di Avellino, Laura Nargi, che ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno alla comunità LGBTQIA+:

“Sono orgogliosa di partecipare all’Irpinia Pride. Anche nel 2025, è fondamentale ribadire che l’amore non ha diversità. È un diritto che appartiene a tutti, senza distinzioni.” Nargi ha poi aggiunto: “Ci sono ancora troppe persone che non possono mostrare liberamente il proprio amore, che vivono nella paura o subiscono discriminazioni. A loro va il nostro pensiero, ma soprattutto il nostro impegno. Come istituzioni abbiamo il dovere di garantire rispetto, uguaglianza e tutela per ogni identità.”“Complimenti a chi continua a portare avanti questa battaglia di civiltà con il sorriso e con il coraggio. Avanti tutta, perché l’amore, alla fine, vince sempre.”

Tanti ospiti, un messaggio comune

La giornata vedrà la partecipazione di ospiti di grande rilievo, tutti presenti a titolo gratuito:

  • BigMama, artista irpina e madrina d’eccezione
  • Franco Grillini, memoria storica del movimento LGBTQIA+
  • Chloe Facchini, chef transgender e attivista
  • Maria Esposito, testimone di una storia di resilienza
  • Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay
  • Vincenzo Romano, portavoce delle famiglie arcobaleno
  • Lorenzo Barducci e Siro Nespola, attivisti e volti noti del Pride

Coduto ha infine sottolineato l’importanza della pastorale di inclusione: “Un segnale potente di apertura da parte della Chiesa. Un passo in avanti che ci inorgoglisce e ci sprona a proseguire il cammino.”

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