Cgil,proclamato lo sciopero generale: si terrà davanti alla Fma

Cgil,proclamato lo sciopero generale: si terrà davanti alla Fma
L’Irpinia scende in piazza contro la crisi, per il lavoro, per il fisco e per l’immigrazione. Ma lo sciopero generale proclamato dalla CGIL nazionale per venerdì 12 marzo 2010, che si terrà a livello locale in tutto il Paese per 4 ore, in provincia di Avellino avrà un significato diverso. Sa…

Cgil,proclamato lo sciopero generale: si terrà davanti alla Fma

L’Irpinia scende in piazza contro la crisi, per il lavoro, per il fisco e per l’immigrazione. Ma lo sciopero generale proclamato dalla CGIL nazionale per venerdì 12 marzo 2010, che si terrà a livello locale in tutto il Paese per 4 ore, in provincia di Avellino avrà un significato diverso. Sarà la FMA di Pratola Serra la sede della manifestazione dove alle ore 10 avverrà il concentramento dei partecipanti e dove si terrà il comizio. Sono previsti gli interventi di un lavoratore della FMA di Pratola Serra, e di altri lavoratori di aziende irpine in crisi, chiuderà la manifestazione Federico Libertino, della segreteria regionale CGIL Campania. La Fillea CGIL di Avellino, in occasione dello scioperò di venerdì, ha esteso l’astensione dal lavoro ad otto ore. Particolarmente sentito lo sciopero da parte dei lavoratori delle costruzioni, il cui settore è investito dalla crisi al pari di altri “ma le chiusure di aziende in edilizia non fanno notizia – spiega il segretario generale della Fillea CGIL di Avellino, Antonio Famiglietti – perché chiudono e basta, senza poter ricorrere agli ammortizzatori sociali. Inoltre – aggiunge Famiglietti – uno dei temi dell’agitazione è quello dell’immigrazione, un fenomeno sempre più evidente nel settore delle costruzioni, accompagnato alla triste vicenda del caporalato. La Fillea e la CGIL, infatti, hanno lanciato l’iniziativa dal titolo “Siamo Uomini o caporali?” con la quale si chiederà l’inasprimento delle pene per chi attua il caporalato, attualmente sanzionato senza risvolti di natura penale. La Cgil chiederà di equiparare il reato a quello di traffico di essere umani”. Sulla piattaforma dello sciopero nazionale interviene il segretario provinciale della CGIL di Avellino, Vincenzo Petruzziello: “La crisi irpina moltiplica le ragioni dello sciopero. Una crisi per la quale non si intravedono spiragli. Si faccia un giro ogni mattina presso il Palazzo di Governo ad Avellino e ci si rende conto di cosa è diventato – spiega Petruzziello – un via vai di lavoratori di ogni azienda, di capifamiglia ormai allo stremo, che tentano di far sentire la loro voce, che chiedono di poter difendere il proprio posto di lavoro, il futuro dei propri figli. Rispetto a queste situazioni, che nel Mezzogiorno sono generalizzate, il Governo non fa altro che predisporre provvedimenti, come l’obbligo dell’arbitrato, volti a diminuire le garanzie per i lavoratori, minando la ratio dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Se non dovessero arrivare risposte concrete – conclude Petruzziello – la CGIL non esiterà ad andare oltre con la protesta, a livello nazionale, come in Irpinia, dove le condizioni del tessuto sociale sono ormai insostenibili”.

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