
“Il nostro intento è quello di mantenere alta l’attenzione sui giovani, sui meno giovani e sulle istituzioni rispetto a due temi cruciali: la sicurezza stradale e quella nei luoghi di lavoro.”
A lanciare l’allarme è il pedagogista e professore Domenico Cerullo, da sempre attento alle dinamiche sociali legate alla prevenzione.
“I numeri sono drammatici – aggiunge Cerullo – in Italia ogni giorno si contano in media tre morti sul lavoro e un infortunio al minuto. Senza contare il lavoro sommerso, dove gli incidenti spesso restano nascosti.”
Il professore richiama l’attenzione anche sulle strade: “Nel solo 2023, nel nostro Paese, abbiamo registrato oltre tremila decessi per incidenti stradali. Una tragedia continua, che colpisce indistintamente tutte le fasce d’età e che non può più essere ignorata.”
Cerullo conclude con un appello alla responsabilità collettiva: “Serve un impegno concreto, trasversale, che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie e imprese. Solo così possiamo sperare di ridurre queste stragi silenziose.”