Caone Rai: “Troppa burocrazia per esenzione”

Caone Rai: “Troppa burocrazia per esenzione”

La Finanziaria statale del 2008 ha abolito il pagamento del canone Rai per chi ha più di 75 anni e un reddito proprio e del coniuge non superiore a 516,46 euro per tredici mensilità. C’è un però, precisa il Segretario Regionale dei Pensionati per l’Italia Pasquale Anzalone, nel sito internet della Rai viene specificato come il diritto all’esenzione verrà accertato non appena saranno emanate le istruzioni dall’Autorità competente, ovvero il ministero delle Comunicazioni. Morale, la Rai chiede il pagamento del canone anche a coloro che avrebbero diritto all’esenzione in attesa – si dice – di un rimborso, previa comunque presentazione di una domanda corredata da altra documentazione. “Tutto questo – fa notare ANZALONE – si configura come una pratica burocratica lunga e lesiva verso tutti quegli anziani con difficoltà motorie e problemi di salute. Senza parlare poi che chi possiede una pensione di 516 euro al mese fa fatica a versare anche quei 110 euro di canone annuale. Moltissimi, inoltre, non sono nemmeno a conoscenza di questa agevolazione e di conseguenza della possibilità di richiedere il rimborso. Pertanto, il rappresentante del Partito Pensionati per l’Italia auspica un intervento della Regione Campania nei confronti del ministero per sollecitare iniziative tese a garantire a questi cittadini l’effettiva esenzione del pagamento del canone RAI, e a ottenere il rimborso di quanto versato a partire dal 2008”.

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