Candelora day, decima edizione nel segno dei diritti umani

L’APPUNTAMENTO – Sono passati oltre dieci anni da quando, il 9 febbraio del 2002, salimmo a Montevergine per reclamare il diritto di tutti e tutte alla fede, alla parità, ad una vita dignitosa e carica di orgoglio. Dopo dieci anni, con la Candelora 2012, abbiamo chiuso un ciclo, caratterizzando fermamente la nostra azione sul territorio in senso culturale e rivolgendo lo sguardo agli uomini e alle donne di oggi e domani, ai loro bisogni, alle loro aspettative, ai loro sogni. In questi ann…

L’APPUNTAMENTO – Sono passati oltre dieci anni da quando, il 9 febbraio del 2002, salimmo a Montevergine per reclamare il diritto di tutti e tutte alla fede, alla parità, ad una vita dignitosa e carica di orgoglio. Dopo dieci anni, con la Candelora 2012, abbiamo chiuso un ciclo, caratterizzando fermamente la nostra azione sul territorio in senso culturale e rivolgendo lo sguardo agli uomini e alle donne di oggi e domani, ai loro bisogni, alle loro aspettative, ai loro sogni. In questi anni abbiamo voluto imprimere una direzione precisa alla battaglia per i diritti civili, caratterizzandola fortemente sul piano territoriale e restituendole un senso nel panorama culturale locale. Oggi ci rivolgiamo agli uomini e alle donne che quotidianamente vivono gli spazi della cultura civica, dell’associazionismo, dei movimenti sociali più o meno strutturati e, naturalmente, delle realtà organizzate del mondo lgbtqi per chiedere loro di farsi carico di un appuntamento tanto importante ed eccezionale. La Candelora è un momento esemplare dell’universo culturale in cui, come singoli o collettività, ci muoviamo ed agiamo e perciò vorremmo che sempre più essa fosse spazio condiviso, luogo pubblico di confronto e contaminazione. La nostra chiamata suona lo stesso ritmo che abbiamo potuto ascoltare, insieme a tanti e tante altri/e, negli appuntamenti condivisi durante l’ultimo mese con gli operai dell’Irisbus, riecheggia nelle voci di quei cittadini impegnati per restituire alla città gli spazi abbandonati che riempiono centri e periferie della nostra provincia, inneggia ai diritti, alle libertà, alle felicità cui ciascuno di noi naturalmente tende. La Candelora, come spazio di costruzione di pratiche nuove nel rispetto di tradizioni antiche quanto il nostro territorio, è un luogo nel quale ci vogliamo muovere insieme a chi, ogni giorno, agisce nel rispetto della terra che calpesta, condividendo gioie, emozioni, storie e vissuti di chi questa terra la ama e la fa vivere. Spazi, diritti, felicità, non sono solo rivendicazioni, ma bisogni fondamentali, come l’acqua, il sonno, il nutrimento, l’amore. Ed è un gesto d’amore che vi chiediamo, per questa terra e per le sue tradizioni, per i cittadini che la abiteranno domani e che a partire da questo piccolo gesto d’amore che è la partecipazione potranno, forse, vivere un mondo più giusto, mai più violento, rispettoso e gaio. La Candelora è di tutti noi, facciamola vivere insieme dei colori e delle sfumature che portiamo dentro! Buona Candelora a tutte e tutti!

SPOT