Cambio al vertice del Comando dei Vigili del Fuoco di Avellino: Mariolina D’Agostino lascia, subentra Bellizzi in reggenza per sei mesi

 

Un incarico da autodirigente a Caserta. Intanto, che esperienza è stata quella in Irpinia?

Per me – e anche per il mio collega – è stata un’esperienza davvero positiva. Il territorio ha risposto molto bene, e ho instaurato ottimi rapporti anche con le istituzioni, che mi hanno accolta con grande disponibilità e apertura.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i rappresentanti istituzionali e gli enti con cui ho collaborato o mi sono interfacciata per attività d’ufficio. Rivolgo a tutti loro il mio saluto.

Ringrazio anche tutte le persone del Comando che mi sono state vicine e che hanno dato un contributo fondamentale nell’affrontare non solo le avversità, le problematiche e gli eventi critici, ma anche nei momenti positivi: abbiamo organizzato manifestazioni e incontri per la prevenzione degli incendi, e devo dire che c’è stata un’ottima partecipazione da parte di tutto il personale. A tutti loro va ancora una volta il mio ringraziamento.

Concludo dunque questa esperienza in Irpinia, lasciando il testimone a Mariolina D’Agostino, che ha guidato il Comando di Avellino con dedizione e professionalità.

Da ora, per i prossimi sei mesi, sarà l’ingegnere Bellizzi a reggere il comando di Avellino, in aggiunta all’attuale incarico a Benevento, in un’ottica di continuità e impegno verso il territorio.

Si torna in Irpinia, ma non solo: avrà un doppio incarico. Avellino sarà una sfida?

Sì, certamente. Essendo io di Avellino, poter lavorare anche solo alcuni giorni a settimana nella mia città mi fa molto piacere.

Allo stesso tempo, è una sfida importante. Sono stato per quattro anni comandante di Avellino e da circa nove mesi sono comandante a Benevento. So bene che si tratta di due comandi relativamente piccoli, ma con problematiche piuttosto complesse: carenza di personale, criticità gestionali, manutenzione del parco mezzi e delle strutture.

Senza contare l’aspetto operativo legato al soccorso: in entrambi i territori esistono rischi naturali significativi. Basti pensare agli eventi del 2015 a Benevento, o a quelli del 4 e 5 maggio 1998 a Quindici, fino a Cervinara e San Martino Valle Caudina.

Non ultimo – anzi, forse l’aspetto più importante – è il fatto che tra Irpinia e Sannio si concentra la quasi totalità delle aree a pericolosità sismica della Campania. Questo rende il mio nuovo incarico, anche se a tempo, particolarmente delicato e impegnativo.

È una sfida che accolgo con grande onore, grato alla Direzione e al Ministero per la fiducia riposta in me. Ma è anche una sfida che condivido con tutto il personale dei due comandi, a partire dai vicari – l’ingegner Renato Di Mero e l’ingegner Giovanni Rassallo – e con tutto il personale operativo e amministrativo.

 

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