Un pronto soccorso più spazioso, efficiente e a misura di persona. È questo il futuro del presidio di emergenza dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove i lavori di riorganizzazione e ampliamento sono già partiti e procedono secondo il cronoprogramma stabilito.
A illustrare lo stato dell’arte è Sergio Casarella, direttore ufficio tecnico dell’Ufficio Patrimonio dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”, che spiega:
«Siamo nella fase operativa e abbiamo già realizzato le condizioni necessarie per predisporre gli spazi che ospiteranno il nuovo pronto soccorso. È già attivo il nuovo pronto soccorso ostetrico-ginecologico, parte integrante del progetto complessivo».
L’obiettivo è chiaro: concludere i lavori entro marzo 2026 e consegnare alla città un pronto soccorso completamente rifunzionalizzato, senza mai interrompere le attività assistenziali. «La difficoltà maggiore – sottolinea Casarella – è proprio quella di garantire la continuità dei servizi mentre si lavora. Per questo abbiamo programmato interventi graduali e mirati, senza chiusure o riduzioni operative».
Dal punto di vista strutturale, il nuovo pronto soccorso rappresenterà un vero salto di qualità: la superficie passerà dagli attuali 1.080 metri quadrati a oltre 2.500, con un aumento di circa il 120% degli spazi disponibili. Un ampliamento che permetterà non solo una migliore gestione dei flussi e dei percorsi di accesso, ma anche un’accoglienza più “umanizzata”, pensata per ridurre le attese e migliorare il comfort dei pazienti e degli operatori.
«Il nostro obiettivo – conclude Casarella – è rendere il pronto soccorso un luogo più funzionale, ordinato e accogliente, dove il cittadino possa trovare risposte rapide e un’assistenza di qualità, anche nei momenti di maggiore pressione».
Un investimento, dunque, non solo infrastrutturale ma anche culturale, per un modello di sanità più moderna e vicina ai bisogni delle persone.
