Asl, Cisl e Uil: “Discriminazioni per la dirigenza”

AVELLINO – “La delibera n. 1807 del 27 ottobre 2014 adottata dalla Direzione Generale della ASL, ha prodotto una forte disparità di trattamento laddove riconoscere e premiare solo alcuni Dirigenti Medici e ATP afferenti all’Area centrale/Direzione Aziendale, meritevoli del raggiungimento degli obiettivi a loro affidati e non estendere la valutazione a tutta la Dirigenza dell’ASL di Avellino, desta forti preoccupazioni soprattutto perché non è comprensibile la ratio ma di più per il dan…

AVELLINO – “La delibera n. 1807 del 27 ottobre 2014 adottata dalla Direzione Generale della ASL, ha prodotto una forte disparità di trattamento laddove riconoscere e premiare solo alcuni Dirigenti Medici e ATP afferenti all’Area centrale/Direzione Aziendale, meritevoli del raggiungimento degli obiettivi a loro affidati e non estendere la valutazione a tutta la Dirigenza dell’ASL di Avellino, desta forti preoccupazioni soprattutto perché non è comprensibile la ratio ma di più per il danno procurato alla Dirigenza esclusa”. Così le segreterie provinciali di Cisl Fp e Uil Fpl in una nota.
“Nella contingenza in cui il Direttore Generale può compiere solo atti di ordinaria amministrazione e quelli ritenuti urgenti ed indifferibili, ai sensi della delibera n. 1680 del 3.10.2014, ed alla luce del dettato normativo che esclude il conferimento di incarichi di livello non generale in tali condizioni, si configura una eccedenza rispetto alla ordinaria amministrazione. La richiesta di revoca della citata delibera è supportata, inoltre, da una erronea procedura alla base per la conferma degli incarichi di struttura complessa, semplice dipartimentale, struttura semplice ed incarichi professionali.
Quando si parla di valutazione della Dirigenza, ci si riferisce ad un sistema integrato nel quale intervengono tre tipologie di valutazione che devono essere sottoposte al Diretto superiore del Dirigente valutato ed una valutazione di seconda istanza che compete al Collegio Tecnico per quanto attiene alla valutazione del positivo espletamento dell’incarico dirigenziale attribuito. Per cui appare anomalo che il Direttore Generale abbia proceduto in autonomia e solo per alcuni Dirigenti, fermo restando che non si possono essere adottati due pesi e due misure senza aver definito criteri diversi e in distonia alle norme vigenti in materia. Abbiamo chiesto della revoca della Delibera n. 1807 del 27 ottobre 2014 e di convocare ad horas una delegazione trattante in merito, in mancanza si provvederà a tutelare il personale leso in ogni sede giudiziaria deputata”.

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