Un grido contro il silenzio e l’indifferenza quello lanciato al Circolo della Stampa di Avellino durante l’incontro “Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”, promosso da Laika, Casa Naima e CGIL Avellino, con il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Un momento di riflessione collettiva più che un convegno: un vero atto di resistenza morale, nato per interrogare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra e all’inerzia dell’opinione pubblica.
Cinzia Sciuto, direttrice di MicroMega, ha denunciato l’ipocrisia del silenzio internazionale:
«Continueremo a vigilare fino a che il genocidio non sarà terminato. La tregua è solo un passo, ma non basta. Il riconoscimento dello Stato palestinese è un inizio, anche se tardivo e imperfetto».
Dalla CGIL, Italia D’Acierno ha ribadito la necessità di restare vigili:
«Non possiamo dirci assolti. Nessuno può sentirsi estraneo a ciò che accade».
Don Vitaliano Della Sala ha chiuso con parole forti:
«La neutralità è un privilegio che non possiamo permetterci. La pace è la difesa quotidiana della dignità umana».
A seguire, la proiezione del documentario No Other Land ha restituito volti e storie di resistenza, lasciando in sala un silenzio carico di domande.
Un incontro che non ha offerto risposte, ma ha ricordato che la pace inizia da una presa di coscienza personale, e che – come ammoniva De André – nessuno può dirsi davvero assolto.




