Aiello del Sabato, alunno disabile cerca scuola inclusiva

Aiello del Sabato - Elena Casalino
Prof.ssa Elena Casalino

La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Aiello del Sabato, la prof.ssa Elena Casalino, dopo essersi negata alle nostre telefonate, preferisce “mandarci a dire”  per il tramite di altri organi di stampa, anziché darci un riscontro diretto, come invocato?

Andiamo per ordine.

Nessun comunicato ufficiale ci risulta pervenuto in redazione, né la dott.ssa Selene Fioretti, giornalista incaricata di seguire il caso, è stata raggiunta da alcuna telefonata, da parte dell’istituto scolastico, chiamato in causa.

Questa testata ha sollevato il caso di un bambino, con disabilità assistita dalla legge 104/92 (e non con BES – bisogni educativi speciali, tipici dei normodotati), che stava ricevendo un semaforo rosso all’accoglimento presso la primaria di Aiello del Sabato.

La notizia, proprio per indisponibilità della dirigente (negatasi pur essendo in orario di ricevimento) è stata diffusa volutamente con un taglio non assertivo (con generoso uso del condizionale e tanto di interrogativo), ma nel rispetto della fonte e del diritto-dovere del giornalista di informare.

Ecco l’articolo in questione: Aiello del Sabato: alunno disabile non gradito alla scuola primaria?.aiello del sabato primaria

Quale “effetto di condanna e discredito, trapunto di illazioni, ingiusto e mendace” è ravvisabile nell’articolo pubblicato? O forse non ci viene riconosciuto manco il diritto-dovere di porre domande?

Valga la precisazione che la prof.ssa Casalino svolge una funzione pubblica e nel fare il proprio dovere resta tenuta a principi di trasparenza (e buona fede).

Abbiamo posto solo qualche domanda dopo aver reiteratamente chiamato a scuola, senza ottenere risposta o disponibilità di sorta.

È offensivo, invece, imputare al nostro fare “inutili e dannose manovre di demolizione e strumentalizzazione del lavoro di cui il mondo della scuola si fa carico con abnegazione e dedizione”.  Non è questo il nostro intento, né il nostro stile giornalistico e professionale, intendiamoci.

Invitiamo, però, la prof.ssa Elena Casalino a leggere insieme l’art. 5 del DPR 81/09, l’art. 2 della L. 67/2006, l’art. 12 della L. 104/92, l’art. 24 della Convenzione ONU del 2006,  o una delle tante decisioni concrete della magistratura italiana, presenti in rete, sulla non discriminazione degli alunni con disabilità.

Una ulteriore domanda: apprendiamo solo ora che la mamma avrebbe concordato l’iscrizione presso la scuola di Cesinali; non siamo convinti della bontà di tale accordo, che chiediamo venga documentato pubblicamente, se vero, esistente ed intervenuto senza vizi di volontà!

Chiediamo una risposta, diretta. Al momento sull’intera vicenda residua il rosso, quello del semaforo (non quello della vergogna… meglio esser chiari).

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