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AVELLINO – Il Commissario straordinario Prefetto Cinzia Guercio ha deliberato venerdì scorso l’approvazione dell’aggiornamento del piano di Protezione Civile del Comune di Avellino, approvato nel 2007 con delibera di C.C. n. 61. La revisione del suddetto piano, redatto secondo il metodo Augustus, contiene le procedure operative relative ai principali rischi che insistono sul territorio comunale tra cui il rischio sismico, vulcanologico(Vesuvio), idrogeologico, meteorologico ed indust… |
AVELLINO – Il Commissario straordinario Prefetto Cinzia Guercio ha deliberato venerdì scorso l’approvazione dell’aggiornamento del piano di Protezione Civile del Comune di Avellino, approvato nel 2007 con delibera di C.C. n. 61. La revisione del suddetto piano, redatto secondo il metodo Augustus, contiene le procedure operative relative ai principali rischi che insistono sul territorio comunale tra cui il rischio sismico, vulcanologico(Vesuvio), idrogeologico, meteorologico ed industriale.
La verifica del piano esistente è stata disposta, in primo luogo, affinché si tenesse conto delle disposizioni normative introdotte dalla nuova Legge n. 100/2012 di protezione civile, che sancisce l’obbligo della redazione e dell’aggiornamento del piano comunale in conformità con le indicazioni del Dipartimento nazionale e della Giunta Regionale, in secondo luogo, affinché si rivedesse la riorganizzazione complessiva della pianificazione, in considerazione delle intervenute modifiche dell’assetto territoriale comunale.
In particolare, è emersa l’esigenza di aggiornare, in via prioritaria, le aree di emergenza previste dalla pianificazione per rischio sismico, tenuto conto che dal 2007 sono stati adottati, dalle precedenti amministrazioni, provvedimenti di alienazione che hanno reso indisponibili alcune aree originariamente destinate a ricovero e attesa della popolazione. Inoltre, l’approvazione del nuovo strumento urbanistico P.U.C ed il piano intercomunale del rischio industriale predisposto dall’Ufficio Territoriale del Governo di Avellino hanno reso indispensabile una revisione del piano comunale di protezione civile e, soprattutto, la individuazione di nuove aree provvisorie, alternative a quelle esistenti.
Sulla base di queste direttive, il dirigente del Servizio di Protezione Civile Comunale ha predisposto, in via prioritaria, l’aggiornamento della pianificazione relativamente alle aree di emergenza distinte in aree di ammassamento soccorritori, aree di ricovero e di attesa della popolazione.
Dalla ricognizione effettuata dai tecnici emerge, infatti, che le aree di ricovero della popolazione individuate nel Piano Comunale esistente, e cioè la zona destinata ad attività Fieristica (adiacente alla Tribuna Terminio stadio Partenio) e quella destinata ad attività Circense (adiacente al Carcere S. Oronzo), non sono immediatamente disponibili, in quanto necessitano di essere espropriate ed urbanizzate. L’ufficio tecnico ha proceduto, pertanto, ad individuare nuove aree alternative e provvisorie tra cui: l’ex campo Genova (alle spalle della curva nord stadio Partenio) che, pur posto in vendita dall’Ente per la realizzazione di alloggi e servizi, è attualmente disponibile ed è dotato di sottoservizi in precedenza utilizzati per l’alimentazione degli alloggi in prefabbricazione leggeri, realizzati a seguito dell’eventi sismico del 1980. A tale area sono stati aggiunti il campo B dello stadio Partenio e quelli di San Tommaso e Borgo Ferrovia, al fine di avere una superficie minima sufficiente per contenere un numero di insediamenti compatibili con quelli previsti dal Rischio Sismico.
Il precedente piano comunale presentava, inoltre, una carenza di aree di attesa della popolazione, in particolare nel centro di Avellino, per l’assenza di spazi o parcheggi. Anche in questo caso, con la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele è stato possibile sopperire a tale carenza, integrando la distribuzione delle aree di attesa in modo più organico ed efficiente. Come noto, in caso di emergenza, le aree di attesa costituiscono un punto di riferimento indispensabile per i cittadini, necessario a fornire le prime informazioni sull’evento e coordinare la distribuzione dei primi generi di conforto. A tale redistribuzione delle aree è stata anche affiancata un’attività organizzativa da parte delle associazioni di volontariato, cui è stato affidato il compito di presidiare le singole aree di emergenza.
Le suddette associazioni di volontariato, in base ad apposite convenzioni stipulate con l’Ente comunale, opereranno in stretto raccordo con il Centro Operativo Comunale (COC), costituito nella Sala Operativa dell’Ufficio Manutenzione, sito in via Palatucci. Il presente piano, inoltre, prevede la nuova pianificazione per l’emergenza metereologica, anche in caso di presenza di ghiaccio e neve. Nell’elaborato C di tale piano sono state individuate 5 aree di pertinenza, presso le quali opereranno 5 ditte convenzionate con l’ente per lo spargimento sale e spalamento neve e per intervenire in altre forme di emergenza.
Con l’aggiornamento del piano si è proceduto, infine, a rideterminare il nuovo organigramma del Servizio di Protezione. Nella riorganizzazione del servizio è stata anche prevista la approvazione un apposito progetto, che verrà curato da un gruppo di esperti, finalizzato alla formazione del personale in materia di protezione civile. Le risorse destinate all’attuazione del progetto ammontano a circa 70mila euro.




