Abbruciamento stoppie, l’appello di Basile: urge regolamento serio

AVELLINO – “Nei mesi scorsi le forze dell’ordine in rispetto all’ordinanza del procuratore Di Popolo, hanno condotto una vera e propria azione di contrasto alla pratica incontrollata dell’abbruciamento dei residui vegetali su tutto il territorio Irpino. Un’azione che ha rappresentato, in quel periodo, una vera e propria salvezza per la salute pubblica in quanto i roghi indiscriminati, durante il periodo estivo, senza alcuna regola e in qualsiasi ora della giornata, rappresentavano una v…

AVELLINO – “Nei mesi scorsi le forze dell’ordine in rispetto all’ordinanza del procuratore Di Popolo, hanno condotto una vera e propria azione di contrasto alla pratica incontrollata dell’abbruciamento dei residui vegetali su tutto il territorio Irpino. Un’azione che ha rappresentato, in quel periodo, una vera e propria salvezza per la salute pubblica in quanto i roghi indiscriminati, durante il periodo estivo, senza alcuna regola e in qualsiasi ora della giornata, rappresentavano una vera e propria minaccia per la salute pubblica”. E’ quanto afferma Raffaele Basile, segretario provinciale Noi Riformatori. “Situazione consentita da amministrazioni irresponsabili e superficiali. Alla luce di questa esperienza, che ha visto le forze dell’ordine deferire decine e decine di agricoltori alle autorità giudiziarie, occorre in questo momento trovare una seria soluzione al problema. Innanzitutto occorre riconsiderare l’equiparazione dell’abbruciamento dei rifiuti organici ai rifiuti speciali, in quanto se è reato bruciare gusci e residui vegetali, dovrebbe essere reato anche accendere un normale caminetto o caldaie alimentate a sansa gusci o pellet.
Infine obbligare le amministrazioni comunali a regolamentare l’abbruciamento delle stoppie, permettendolo in modo controllato, per singole zone e con regole severe, vietandolo solo ed esclusivamente in concomitanza di utilizzo di fitofarmaci o pesticidi. La quantità di rifiuti organici prodotti e i cumuli lasciati abbandonati nei fondi agricoli, a seguito anche di potatura e raccolta di nocciole e castagne, in questo momento rappresentano un serio problema, sia perchè ostruiscono il normale deflusso delle acque nel periodo invernale, sia perché costituiscono materiale in grado di alimentare gli incendi boschivi, che sono molto frequenti con il sopraggiungere dei primi caldi.
Ci rammarica il fatto che un nostro intervento sulla stampa locale lo scorso autunno teso a tutelare la salute di tutti, in modo particolare di bambini e persone affette da patologie respiratorie venne interpretato dai molti agricoltori come un gesto ostile del sottoscritto verso i proprietari di fondi agricoli o verso gli agricoltori. Concludendo dichiariamo la nostra disponibilità a sostenere qualsiasi serio intervento teso a regolamentare l’abbruciamento, tenendo presente sia la tutela ambientale, sia le esigenze dei produttori agricoli eventualmente interessando anche il ministero competente”, conclude Basile.

SPOT