Treno Avellino-Napoli, falsa partenza: ma nessuno se n’è accorto

L’associazione “In…locomotivi” aveva dato l’annuncio nei giorni scorsi: “Dal giorno 11 settembre viene ripristinato il collegamento ferroviario da Avellino a Napoli e ritorno”.

Poi ha dovuto correggere l’annuncio: “Il primo treno mattutino, purtroppo, a causa del maltempo, è stato soppresso. Con le prime piogge le prime conseguenze degli incendi di queste ultime settimane cominciano a fare i primi guai: le strade e la ferrovia sono state invase dal fango misto a cenere sceso dalla montagna nei pressi della stazione ferroviaria di Montoro”.
La mancata partenza del servizio non ha arrecato disagio a una utenza che, praticamente, non esiste. perchè è stata la stessa associazione a porre quesiti che sono pienamente condivisi dai potenziali utenti, ovvero da chi potrebbe usufruire del servizio ma non ne usufruisce, perchè la prima domanda da porsi è la seguente: “Perchè un cittadino dovrebbe utilizzare il treno che da Avellino a Napoli impiega un’ora e mezza quando sono disponibili mezzi alternativi costituiti da autobus di linea?”.

Gli altri interrogativi posti dalla associazione “In…locomotivi” erano i seguenti:
Perchè una sola corsa a/r?
Perchè 90 minuti di percorrenza?
Perchè è stata eliminata la fermata a servizio del territorio serinese?
Perchè il servizio viene SOPPRESSO nei giorni FESTIVI?
Perchè una sperimentazione di soli tre mesi, dopo anni di cancellazione del servizio?
Perchè non si evidenzia che il treno, proveniente da Benevento con fermate in tutte le stazioni fino ad Avellino, è lo stesso che, poi, prosegue per Napoli, così come per il ritorno? 

Chi ha deciso questa programmazione “con la lesina dell’avaro” come direbbe G. Fortunato?
Perché gli abitanti di tutta la valle del Sabato, che sono più del numero di abitanti della città capoluogo, debbono arrivare ad Avellino per servirsi del servizio pubblico per recarsi a Napoli?

 

 

 

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