Sversamenti ed opifici dismessi, Solofra chiama il Prefetto: “Un patto per la legalità”

Sversamenti abusivi nel torrente Solofrana ed opifici dismessi, dal distretto conciario di Solofra arriva un appello al Prefetto di Avellino Carlo Sessa: “Ci aiuti a prevenire l’illegalità”. E’ quanto venuto fuori dal tavolo di discussione tra amministrazione comunale, associazioni datoriali ed organizzazioni sindacali tenutosi nella serata di ieri a palazzo Orsini.

Attenzione alla tematica ambientale, dunque, a cominciare dal contrasto agli scarichi industriali abusivi per finire alla bonifica della falda idrica contaminata dal tetracloroetilene. Dalla discussione è però emersa la necessità di accendere un faro sui molti opifici industriali che, a seguito di procedure fallimentari, sono finiti all’asta. I numeri parlano chiaro. Ad oggi su 180 opifici esistenti nell’area industriale di Solofra risultano attive 76 aziende conciarie e 24 aziende di prodotti chimici. “Il messaggio che deve passare, spiegano Giovanni Esposito della Femca Cisl e Carmine De Maio della Filctem Cgil, è che su questo territorio c’è spazio per l’imprenditoria sana ma non per chi vuole speculare”. Da qui dunque la necessità di attivare un tavolo di confronto in Prefettura.

Dalle organizzazioni sindacali è anche arrivato un nuovo appello all’amministrazione comunale a completare il censimento delle attività industriali.

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