Scuola elementare Atripalda: la concretezza delle “Mamme 23 settembre”

Importante successo raggiunto dalle mamme “23 settembre” che non si sono demoralizzate a fronte dello scaricabarile delle istituzioni.

Quelle mamme, costituitesi in un gruppo spontaneo, hanno deciso di salvaguardare i diritti dei loro figli, studenti presso l’Istituto Comprensivo “De Amicis-Masi” di Atripalda, sostituendosi a chi era delegato a svolgere tale compito.

Ora interviene il sindacato. Con una lettera inviata ai vertici delle varie istituzioni, il problema della scuola atripaldese è stato affrontato dalla Cgil per fare luce su una questione complicata ma di facile soluzione, a patto che vi sia chiarezza e competenza nell’affrontare le situazioni.

Abbiamo chiesto aiuto a tutti, ai sindacati, alle forze politiche, agli organi di informazioni, trovando riscontro concreto. Ci siamo sostituiti al Consiglio di istituto che non sta assolvendo ai compiti rispetto al quale è stato eletto, in termini di comunicazioni taciute, nel rapporto tra scuola e famiglie, fin dallo scorso agosto”, fa sapere una delle mamme che fa parte del gruppo “23 settembre”.

La nota della Cgil chiama ciascuno alle proprie responsabilità. Ora si attende di verificare i risultati.

Eppure si poteva risolvere tutto, in breve tempo, senza tanto clamore. A patto di essere concreti.

Nello spirito di cooperazione e tenuto conto che dall’inizio dell’anno scolastico, l’Istituzione scolastica “De Amicis-Masi” di Atripalda, non riesce a procedere alle “normali” attività connesse non solo all’emergenza sanitaria Covid-19 ma anche a problemi pregressi degli immobili per le carenze dell’edilizia scolastica, il tutto ampiamente documentato anche dalle testate giornalistiche; 

avendo già in precedenza la scrivente O. S. rivolto la medesima richiesta al sindaco per le vie brevi; 

tenuto conto del fatto che alle varie riunioni sinora fatte non sono state invitate le OO.SS. sia d’Istituto che Provinciali e che l’istituto “DE AMICIS – MASI” si trova in grande sofferenza sia per le difficoltà oggettive a livello logistico – operativo e didattico organizzativo per i turni, sia per la conseguente ricaduta in ordine all’effettivo diritto allo studio in tutte le sue implicazioni; 

accertato che l’Utenza scolastica reclama giustamente ormai da giorni, la definizione del problema non più rinviabile a causa dell’inadeguatezza delle strutture in cui è allocata la scrivente O.S. chiede formalmente un incontro tra Amministratori, Istituzione scolastica, Consiglio d’istituto, Rapp. Sindacali d’Istituto e OO.SS. provinciali di categoria, al fine di affrontare motivi, cause, problematiche connesse alle criticità dell’avvio e ai mancati lavori sulla struttura invitando il Sig. Sindaco a convocare un incontro urgente per costituire un Tavolo tecnico, eventualmente permanente, utile a raccordare i soggetti precedentemente richiamati e in indirizzo in una attività di monitoraggio costante delle necessità della comunità scolastica”.

Adesso nessuno potrà dire di non essere informato sui fatti. E qualcuno dovrà dare risposte concrete.

SPOT