Screening Ariano Irpino, accuse alla Morgante: “C’è nulla da festeggiare”

Quella immagine festosa, con il direttore generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante, in posa per una foto scattata durante le operazioni per lo screening sulla popolazione di Ariano irpino, ha indispettito politici e cittadini arianesi.

Nel comune irpino si continuano a registrare casi di contagio per covid-19, la cui fase iniziale e quella successiva ha riscontrato forti critiche relativamente all’azione sanitaria.

Ariano Irpino, con 26 vittime, è il comune con il più alto numero di morti in Irpinia, un numero che aumenta notevolmente considerando i decessi registrati nei comuni limitrofi.

Per tale motivo e per il dilagare di contagi, Ariano Irpino è stato tra i pochissimi comuni divenuti “zona rossa” nel Sud dell’Italia.

Foto e sorrisi

Ora c’è un’accusa diretta personalmente al direttore generale, la Maria Morgante costantemente impegnata nella sua operazione di immagine:

“Abbiamo visto che la Morgante oggi si è fatta un selfie mentre ad Ariano si avviano i test sierologici”, ha dichiarato Fulvio Martusciello europarlamentare di Forza Italia che ha aggiunto: “Al di là della caduta di stile istituzionale, dovrebbe spiegare il motivo del ritardo e sapere se ha piena consapevolezza che quello che è accaduto ad Ariano è attribuibile alla sua incapacita’ di organizzare la Sanità in Irpinia”, conclude Martusciello.

Ancora più severo il post diffuso attraverso il suo profilo Facebook dal magistrato arianese Vittorio Melito il quale ha pubblicato anche la foto della Morgante con il pollice in alto, in segno positivo (forse si riferiva alle posività del covid-19?) alle spalle di Rino Genovese, il giornalista Rai nella sua consueta e plastica posa con cui divulga ogni servizio attraverso i social.

Numerosi i commenti da parte di altri arianesi, tra cui quello di Antonio Cammisa che scrive: “Come non condividere queste parole. Oltre ai seggi elettorali questo screening ha in comune con una tornata elettorale anche i galoppini, gli pseudopolitici o aspiranti tali davanti ai seggi e la degna propaganda ad opera di autodefiniti politici al servizio del popolo che non perdono occasione di giocare dalla parte del potere per avere speranza di “collocamento”. Definire “eccellente” quest’organizzazione è squallido e strumentale. Essere critici e appunto mettere in risalto le criticità non è sinonimo di polemica ma di cronaca. Infine questo screening non va inteso come una concessione, non c’è nulla per cui esultare, ma è un nostro DIRITTO !!!

Intanto, attraverso un comunicato l’Asl di Avellino ha comunicato che “è partito il Piano di Screening Sierologico, disposto dalla Regione Campania, sull’intera popolazione di Ariano Irpino. Nella giornata del 16 maggio 2020 sono stati effettuati 7.237 test sierologici sulla popolazione residente nel Tricolle”.

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