S’è spenta ormai la luce e per la Scandone basket è buio completo.
La Sidigas non ha pagato la bolletta e l’Enel ha staccato la fornitura dell’emergia elettrica per morosità.
Un segnale sconcertante, che stride fortemente con le dichiarazioni di amore e disponibilità di faccia d’angelo De Cesare il quale non più tardi di due settimane fa – rispetto alla crisi finanziaria della Sidigas abbattutasi anche sulle società di calcio e basket – si era detto disponibile a trovare qualsiasi soluzione.
Invece non ha trovato i soldi per pagare labolletta. Peraltro appare evidente che non c’era addebito sul conto e se c’era significa che sul conto della Sidigas non ci sono soldi.
Sarebbe stato opportuno che lo stesso De Cesare o uno dei suoi tanti leccapiedi, si attivasse mettendo mano allatasca, tirando fuori i soldi necessari per evitare il ortificante distacco della luce elettrica al PalaDelMauro i cui oneri ricadono sulla società di basket, ovvero sulla Sidigas.
Il distacco, ovviamente, non è avvenuto per un ritardo nel pagamento. La morosità riguarda un rilevante debito per le pregresse fatture non onorate.
Pensare alla sopravvivenza della Scandone, per la quale non è stata pagatala rata da 1.800 euro alla Lega Pallacanestro, significa volersi continuare a illudere.
Il presidente della Scandone, che è lo stesso Claudio Mauriello che è al vertice pure della società di calcio, resta in silenzio. In fin dei conti il vero proprietario è De Cesare. Ma questo nonassolve il dirigente che moralmente è responsabile quanto il suo patron.
Ora si parla pure di un possibile interessamento di Alberani per allestire la squdra di serie B. Ma vogliamo smetterla di prendere in giro i tifosi, gli appassionati, le persone perbene che credono ancora in valori quali serietà e correttezza?