Scandone, l’Agenzia delle Entrate reclama 500mila euro: verifiche per il Calcio Avellino

E per fortuna che i conti della Scandone erano in regola.

Prima la Comtec, con l’esclusione del club dal campionato di massima serie, poi l’Agenzia delle Entrate hanno sconfessato le dichiarazioni rese settimane fa da Gianandrea De Cesare e dal suo entourage.

La società biancoverde ha ricevuto l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, per il mancato versamento di circa 500mila euro di ritenute d’acconto sugli ingaggi di diversi giocatori presenti in organico dal 2015 al 2018.

Questo va ad aggiungersi ai 30mila euro non ricevuti dal procuratore di Norris Cole e ai 40mila euro da versare entro e non oltre il 2 settembre, per la fideiussione per l’iscrizione al campionato di Serie B.

Pare che le stesse problematiche possano ora emergere anche per la gestione dell’Avellino Calcio i cui conti saranno verificati in modo particolare per quanto attiene i pagamenti di tesserati, collaboratori e dipendenti che hanno percepito retribuzioni sotto varie forme, ovvero benefit di qualsiasi genere e natura.

In particolare sarà verificato il versamento all’erario delle ritenute di acconto operate nei confronti di collaboratori soggetti a tale tipo di assoggettamento fiscale.

Un approfondimento, inoltre, dovrebbe partire a giorni anche da parte dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inps, in modo congiunto, per verificare se soggetti che percepiscono benefici o indennità abbiano contemporaneamente ricevuto somme da parte della società di calcio.

 

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