Ryanair, il più grande sciopero di sempre: ecco cosa fare

Mercoledi 25 e giovedi 26 luglio la famosa compagnia aerea low cost Ryanair cancellerà circa 600 voli creando disagi a più di 100.000 passeggeri. Moltissimi i clienti, anche tra i nostri lettori ai quali forniamo una serie di utili consigli attraverso il parere di Salvatore Pastore founder di Flycare la Start Up numero uno in italia per i risarcimenti contro le compagnie aeree ci spiega cosa fare e come essere risarciti. 

Se i passeggeri non hanno ancora avuto alcuna comunicazione da Ryanair, significa che il volo è ancora operativo?

“Ebbene si, Ryanair afferma di avere già informato tutti i passeggeri di mercoledì 25 e giovedì 26 a cui sia stato cancellato il volo. Quindi se al momento non è stata ricevuta alcuna comunicazione via e-mail o Sms si può sperare che il volo sia ancora operativo.  Anche se, sarebbe consigliabile tenersi aggiornati sullo stato del proprio volo consultando gli aggiornamenti in tempo reale sul sito della compagnia aerea”.

In caso di volo cancellato per sciopero i passeggeri hanno diritto al risarcimento? 

“Certo, anche in caso di sciopero i passeggeri sono tutelati, in particolare secondo la legge 146 del 1990 ci sono delle fascie orarie garantite entro le quali il trasporto non può essere interrotto.  Le fascie orarie garantite sono 7-10 e 18-21. Quindi, se il volo è previsto in partenza in questi orari, ed invece è stato cancellato, i passeggeri avranno diritto alla compensazione pecuniaria come prevista dal Reg. 261/2004 CE pari a:

250,00 euro per le tratte inferiori ai 1.500 Km;

400,00 euro per le tratte comprese tra i 1.500 Km e i 3.500 Km;

600,00 euro per le tratte superiori ai 3.500 Km.  

Nel caso in cui, invece, il volo era fuori orario garantito il passeggero avrà comunque diritto al rimborso del biglietto aereo ed a tutte le spese extra sostenute come trasporti e pernottamenti non previsti ed eventualmente anche al recupero della spesa per un ulteriore volo acquistato.

Tanti ad oggi sono stati i passeggeri che anche in caso di sciopero sono stati risarciti grazie all’aiuto di Flycare. Basta compilare il modulo on-line ed inviare tutta la documetazione necessaria. Quello che ha reso Flycare ormai popolare in tutta europa è la scelta di non far pagare ai passeggeri nessun costo di servizio”.

Alla luce delle agitazioni sindacali nel trasporto aereo degli ultimi mesi, quali sono le novità normative in tema di sciopero e di risarcimento?

“La novità più rilevante è stata sicuramente la recentissima sentenza di aprile 2018 con la quale la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che lo sciopero non necessariamente esonera la compagnia aerea dall’obbligo di corrispondere la compensazione, ma occorrerà fare una valutazione caso per caso. La sentenza si pone in rottura con quanto previsto fino ad aprile, difatti, lo sciopero è sempre stato considerato una circostanza eccezionale e quindi quando il volo veniva cancellato, anche per sciopero proclamato dagli stessi dipendenti della compagnia aerea, i passeggeri non avevano diritto alla compensazione pecuniaria come prevista dal regolamento europeo 261/2004 CE. 

La Corte ha invece evidenziato che per qualificare un evento come “circostanza eccezionale” esso non deve “essere inerente al normale esercizio dell’attività della compagnia aerea” e “deve sfuggire all’effettivo controllo di quest’ultima”.

Quindi, essendo lo sciopero dei dipendenti una diretta conseguenza delle decisioni della compagnia, questo, non può essere ritenuto una circostanza che sfugge al suo effettivo controllo. Le contrattazioni con il personale dipendente rientrano nell’ordinaria gestione aziendale e possono ragionevolmente causare conflitti interni da dover fronteggiare.

Tale sentenza ha sicuramente dato una svolta alla giurisprudenza del settore, dando ai passeggeri la possibilità di ottenere la compensazione pecuniaria anche in casi prima non previsti. Il risarcimento sarà possibile richiederlo con Flycare: nessuna commissione o spesa da sostenere”.

 

 
 
 

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