Ospedale Moscati, la denuncia del Nursind: “Ce ne sono di tutti i colori”

“Al Moscati c’è promiscuità tra intubati e pazienti autonomi”, è la denuncia del Nursind, il sindacato di categoria più attivo nell’evidenziare le gravissime problematiche che si registrano presso l‘ospedale di Avellino, quelle verità spesso sottaciute.

Non è l’unico argomento, però.

Attraverso un comunicato stampa, il Nursind di Avellino, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha criticato nuovamente l’operato dell’ospedale Moscati di Avellino, denunciando la “confusione generata da alcune scelte incomprensibili della Direzione Strategica“.

L’attenzione è puntata all’area del Covid Hospital, sui colori
che delimitano le varie zone, sulla confusione che regna nella struttura ritenuta una eccellenza sanitaria irpina.

Denuncia il sindacato Nursid: “Nelle varie Aree del Covid Hospital bisognava assegnare specifico personale. Allo stato attuale

– l’Area Gialla oramai risulta chiusa da diverse settimane;

– l’Area Verde è stata aperta e chiusa come fosse stata una saracinesca
(ad esempio la chiusura e la riattivazione temporanea di due posti letto il 30
aprile).

– l’Area Rossa a cui dovevano essere destinati soltanto pazienti di
terapia Intensiva presenta una
promiscuità tra pazienti
intubati e pazienti autonomi.

Pochi posti

Viene infine sottolineato: “Attualmente nel Covid Hospital risultano pertanto attivi soltanto 13 posti letto di terapia intensiva gestiti dal personale della Rianimazione. Il personale infermieristico neoassunto, inizialmente allocato nelle restanti Aree dell’ex Palazzina Alpi, ora risulta dislocato nelle varie Unità Operative non Covid della Città Ospedaliera.

Meno posti letto rispetto a quanti la struttura potrebbe predisporne, secondo il Nursind: “Una struttura inaugurata per fornire 52 posti letto, allo stato attuale ne garantisce appena 23. Chiediamo di prevedere una forma di incentivazione economica per gli Infermieri del Covid Hospital e la dotazione organica fissa di personale sanitario destinato alle varie Aree della Palazzina al fine di evitare promiscuità di pazienti come purtroppo sta avvenendo in quest’ultimo periodo”.

C’è altro

A margine di quanto rappresentato dall’unico sindacato che evidenzia con forza le criticità registrate all’interno dell’eccellenza Moscati, ci sono altri problemi da risolvere.

La sala operatoria illustrata nel famoso video di inaugurazione della palazzina Alpi non è ancora pronta. “La sala operatoria nel covid hospital non si aprirà mai e in quella già in essere, che non rientra in zona rossa, nella realtà vengono operati pazienti anche covid-19”

Viene inoltre denunciato che “durante gli interventi si è costretti a mantenere aperte le porte delle sale operatorie perché quelle classiche sono a pressione positiva mentre le camere operatorie covid devono essere a pressione negativa”.

Niente mensa

Intanto al Moscati hanno chiuso la mensa per il personale (causa covid) ma ci sarebbero persone che fuiscono della cucina allestita nell’area della prevenzione dove eseguono i tamponi.

Tra i dirigenti del Moscati c’è massima serenità, come dimostrato dalla festicciola organizzata lo scorso 29 aprile nell’area della direzione sanitaria di presidio diretta dal dottore Vincenzo Castaldo che ha festeggiato il compleanno con invitati giunti anche dall’Asl.

Una ventina di persone (ma non è assembramento?) che, per mangiare una torta e farsi un selfie, devono togliersi le mascherine.

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