Ordinanza antismog, il Prefetto non risponde? Il sindacato di Polizia chiama Salvini

Il Libero Sindacato di Polizia ha indirizzato una lettera al Ministro dell’Interno, in merito all’ordinanza del 30 aprile scorso con cui il Comune di Avellino ha limitato la circolazione agli autoveicoli e motoveicoli in città.

Innnantizutto il LI.SI.PO. si lamenta perchè il Prefetto di Avellino non ha fornito riscontro a una nota del 03 maggio 2019 scritta dallo stesso sindacato al rappresentante del Governo per segnalare i disagi quotidiani che vivono i cittadini di Avellino a causa di una ordinanza emessa dal comune di Avellino, che prevede limitazioni e circolazione a targhe alterne nel centro urbano.

Ebbene Signor Ministro, rilevato che, a tutt’oggi il Prefetto di Avellino a causa dei suoi molteplici impegni non ha riscontrato la nota del LI.SI.PO. sopra menzionata, trasmessa a mezzo PEC , di seguito si riporta quanto segnalato al Prefetto: “A giudizio del Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) il provvedimento riduce la libera mobilità di molte  famiglie, dei lavoratori e dei pensionati che, conseguenzialmente si vedono limitati a svolgere gli atti quotidiani della vita; sempre a giudizio del LI.SI.PO. la predetta ordinanza crea enorme disagio a tutti i cittadini che, per motivi di salute, sono costretti a recarsi dal proprio medico o all’Ospedale ed anche a tutte le attività commerciali già colpite dall’insanabile crisi. Il LI.SI.PO., da una attenta lettura dell’ordinanza sopra argomentata, rileva che il danno ai cittadini sopra
esposto non è stato considerato; difatti, l’ordinanza in questione prevede che il divieto alla circolazione non si applica per i soli veicoli alimentati a GPL, metano, ibridi, ma anche euro 6. Il LI.SI.PO. Le chiede: come mai taluni veicoli a motore (euro 6) non subiscano limitazioni alla circolazione, e ciò in considerazione che il provvedimento è sicuramente volto a ridurre il PM10.

A tal riguardo si evidenzia che anche i veicoli euro 6 determinano emissione del PM10 e si sottolinea che, stando alle normative vigenti, per veicoli con omologazione inferiore viene effettuata periodica revisione con annesso controllo dei fumi. Perché non poter circolare quando il periodico controllo dei fumi risulta regolare.

In considerazione di quanto sopra, sorge spontaneo un dubbio: l’ordinanza di cui trattasi è in armonia con il dettato dei principi costituzionali?

Dal centro urbano della Città di Avellino, inoltre, partono centinaia di autobus alimentati a gasolio con corse A/R provinciali, regionali e fuori Regione. A tal riguardo il Libero Sindacato Polizia chiede che venga fatta chiarezza da chi preposto e se i predetti veicoli rispondono a tutte le prescrizioni ANTISMOG, tenuto conto dell’anno di immatricolazione ed omologazione degli stessi nonché delle emissioni di PM10 che rilasciano nell’aria.

Pertanto il LI.SI.PO. chiede che l’ordinanza in questione venga sostituita con un nuovo provvedimento che tenga conto delle necessità di tutti i cittadini che per svariati motivi già vivono situazioni di disagio”.

Infine Signor Ministro un cittadino affetto da un “brutto” male, quindi bisognevole di continui controlli medici e cure, recatosi presso gli uffici comunali per richiedere l’autorizzazione in deroga all’ordinanza, con sommo stupore apprendeva delle enormi difficoltà burocratiche e lungaggini non quantificabili per il rilascio dell’eventuale autorizzazione, tanto che il predetto cittadino si vedeva costretto a
rinunciare alla richiesta.

A questo punto sorge spontaneo chiedersi se per un caso medico così grave, tra l’altro documentato da una struttura sanitaria che per la specificità della patologia è il fiore all’occhiello dell’Italia, si pretenda per caso il verificarsi di un “miracolo” …?

Forse a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) lor signori dimenticano che il tempo per chi è affetto da queste patologie è FATALE !!!
Confidando in un cortese riscontro con l’occasione si inviano i più distinti saluti.

 

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