Novolegno, quando Pallini e Melchionna dissero agli operai: “State sereni”

Era il 9 aprile 2019, neanche tanto tempo fa. Nove mesi appena, cosa volete che siano?

La vertenza Novolegno approdò al Mise e i partecipanti al cosiddetto “tavolo”, al termine della riunione, espressero pareri votati all’ottimismo .

Riportiamo le frasi più significative rivolte agli operai, in quella giornata:

“L’accordo prevede di bloccare la procedura di licenziamento collettivo e si avvia richiesta di Cassa Integrazione per un anno. Tutte le parti sono impegnate in questo anno di Cig ad individuare eventuali imprenditori che vogliono subentrare nella attività della Novolegno” (Mario Melchionna, segretario Cisl Irpinia Sannio).

Maria Pallini, eletta al Parlamento con i voti degli irpini (magari pure qualche dipendente della Novolegno) rassicurò le maestranze: “Il Governo e il ministro Di Maio, con la sua struttura tecnica, continuerà a seguire la vicenda da vicino al fine di trovare una soluzione che tuteli i lavoratori” .

Risultato?

Da due giorni dipendenti della Novolegno sono in assemblea sindacale permanente presso la sala consiliare del Comune di Montefredane.

Se alle parole di ottimismo pronunciate da sindacalisti e politici non si sostituiranno i fatti, ben 117 famiglie rischiano di non avere più un reddito, tra qualche settimana e neanche gli ammortizzatori sociali.

Politici che ora organizzano “tavoli” e “tavolini”, viaggi a Roma e a Napoli, ci sono le elezioni regionali in vista, i sindacalisti tranquillizzano gli operai: “Vedrete, tutto si risolverà. State sereni”.

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