La Novolegno spegne le caldaie, niente più fumi: dal 23 febbraio la fabbrica chiude

La Novolegno chiude i battenti.

Dal 23 febbraio per un centinaio di lavoratori dell’azienda del gruppo Fantoni di Udine e per quelli che lavorano nell’indotto, inizierà il calvario che ha visto interessate maestranze di altre aziende irpine per le quali si è andati verso la chiusura definitiva, con perdita di numerosi posti di lavoro.

Eppure la Novolegno sembrava una delle poche aziende del territorio poco scalfite dalla crisi.

Una fabbrica assai discussa, però, da parte degli ambientalisti, dei residenti della zona di Arcella e Pianodardine, di Prata e Montefredane, a causa dei fumi che fuoriescono dai tre silos metallici, giorno e notte.

Ora quei silos smetteranno di emettere fumi e vapore, le caldaie saranno spente, la fabbrica chiuderà i battenti.

Inizieranno i tortuosi percorsi che vedranno scendere in campo sindacati, politici di turno, amministratori e cittadini, con un finale amaro, facile da prevedere.

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