“Io sono legale”, ad Avellino la campagna di Legambiente contro le shopper illegali

Toccherà anche il mercato rionale di Avellino l’iniziativa “Io sono legale”. I volontari di Legambiente saranno al mercato presso lo stadio Partenio il prossimo 24 marzo. Si tratta di una vera e propria caccia alle “shopper illegali”. “Circa la metà dei sacchetti in circolazione, secondo le stime, – scrive Legambiente – sono ancora illegali: 40 mila tonnellate di plastica, una perdita per la filiera legale dei veri shopper bio pari a 160 milioni di euro, 30 solo per evasione fiscale. Secondo un’indagine realizzata da Legambiente nel dicembre 2014, su 37 sacchetti per la spesa prelevati presso punti vendita della Grande distribuzione organizzata ben 20, pari al 54% del totale, sono risultati non conformi alla legge che ha messo al bando gli shopper non compostabili. A guidare la classifica del dossier realizzato dall’associazione c’era proprio la Campania (con 7 sacchetti illegale), seguita da Basilicata (6), Puglia (3) e Calabria (3)”.

Per informare correttamente i cittadini e denunciare il racket degli shopper illegali è nata la campagna “Io sono Legale”, promossa da Legambiente e RE.MA.Plast e realizzata grazie alla collaborazione con Novamont

“L’Italia è stato il primo paese dell’Unione Europea a mettere al bando i sacchetti di plastica con una legge innovativa e straordinaria approvata nel 2006 ed entrata in vigore cinque anni dopo. Una legge che ha consentito di ridurre il numero degli shopper usa e getta del 55% – spiega Stefano Ciafanidirettore generale di Legambiente – ma purtroppo ancora è in parte disapplicata e il settore è diventato terreno d’azione anche delle ecomafie, che inquinano il mercato legale e impongono i loro prodotti in plastica tradizionale soprattutto negli esercizi commerciali al dettaglio o nei mercati rionali, con una nuova forma di pizzo. Un mercato nero che danneggia chi produce correttamente bioplastiche compostabili e disincentiva gli investimenti nel settore. Il tutto senza considerare i gravi danni all’ambiente e al mare, oltre all’aggravio dei costi di smaltimento dei rifiuti quantificato in 50 milioni di euro”. 

“Dal 2005 abbiamo concentrato una notevole parte della produzione nel settore ecosostenibile per la campionatura dei sacchetti biodegradabili-compostabili- racconta Alfonso Campitelli di Re.Ma.Plast, azienda campana che produce imballaggi a scopo industriale e commerciale -. Visto il nostro interesse per l’ambiente e lavorando nel campo degli imballaggi, abbiamo deciso di collaborare con Legambiente e promuovere la campagna ‘Io sono legale’, che ci avvicina ai consumatori e ci consente di sottolineare gli effetti che provocano gli shopper illegali”.

 “Siamo orgogliosi di questa nuova iniziativa di educazione ambientale e alla legalità, due pilastri della sostenibilità a livello territoriale – sostiene Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali di Novamont – l’utilizzo di prodotti certificati compostabili è una chiave per il buon successo della raccolta differenziata”.

 

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