Inquinamento ad Avellino, il Comune ora mette la tassa caldaia: da € 9 a famiglia

Ha creato rabbia, indignazione, protesta l’ordinanza del 15 novembre 2018 attraverso cui il Comune di Avellino ha stabilito il divieto di circolazione pure di veicoli di più recente costruzione. (LEGGI QUI)

Ma c’è un’altra ordinanza alla quale è stata data scarsa pubblicità dal Comune capoluogo.

E’ la numero 503 datata 9 novembre 2018 “Campagna impianti termici”.

MOTIVO

Il tema è sempre quello: l’inquinamento atmosferico.

Perciò “ai sensi della normativa vigente ed ai fini della sicurezza, del risparmio energetico e del contenimento dell’inquinamento atmosferico” è stata emanata questa ordinanza.

TASSA CALDAIA

La pubblichiamo qui sotto, per dare conto della decisione assunta dal dirigente settore Ambiente, Luigi Cicalese.

Viene stabilito che dovrà essere pagata una tassa per ogni caldaia esistente nel territorio comunale.

Si parte dai generatori di calore a fiamma da 10 kw e fino a 35 kw. Si tratta della caldaia in uso nelle abitazioni.

Dovrà essere pagata una tassa di 9,00 euro entro il 30 aprile 2019.

Ci sono poi altri scaglioni:

da 35 kw a 100 kw si pagheranno 18,00 euro

da 100 kw a 35o kw la tassa è di 36,00 euro

oltre 35o kw il costo annuale è di 72,00 euro.

A questa somma dovrà essere aggiunta quella per la rituale attività ispettive all’impianto.

Infatti, entro il 30 aprile prossimo, insieme al bollettino di versamento dovrà essere prodotta la certificazione rilasciata dall’installatore.

CONTROLLI

Per chi ha fatto compiere annualmente laverifica dall’installatore e pagato il canone annuale di controllo (va tra i 60 e gli 80 euro, a seconda degli accordi diretti) non ci saranno problemi.

Quanti non potranno dimostrare di avere compiuto la verifica, per il passato, è prevista una sanzione per ogni anno mancante di controllo.

Secondo i calcoli degli installatori, ci sono circa 40mila caldaie nelle abitazioni della città.

Calcolando 9,00 euro a caldaia, per il Comune è previsto un introito di 360mila euro.

Da aggiungere poi le somme dovute dai possessori di caldaie di maggiore potenza.Facile immaginare un’entrata di mezzo milione di euro entro il 30 aprile 2019.

Per chi non dovesse provvedere al pagamento della tassa (minimo 9,00 euro) sono previste sanzioni che partono da 120,00 euro.

PROTESTE

In altre città c’è stata l’immediata la levata di scudi e la richiesta di intervento da parte delle associazioni di consumatori.

Cosa faranno le rappresentanze dei cittadini ad Avellino? Solito comunicato o qualcosa di concreto?

Ecco l’ordinanza.

ordinanza 503 del 9 novembre 2018

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