Industria italiana autobus, la Cisl scrive al ministro Di Maio

Vertenza Industria italiana autobus, la Cisl Irpinia Sannio scrive al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.

Il segretario generale Fim-Cisl Irpinia Sannio Luigi Galano ed il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna parlano di “una vera e propria emergenza non solo sul piano industriale ma anche e, soprattutto, sul piano sociale. Evitando la polemica sulle responsabilità dei singoli, oggi si rileva una situazione allarmante: i dipendenti di Flumeri (AV) collocati al lavoro (circa il 20% del totale) hanno subito una decurtazione sugli emolumenti di luglio e probabilmente non riceveranno le competenze relative ad agosto; l’Azienda, che grazie ad un impegno corale delle politiche governative, regionali e sindacali era riuscita a riaprire i battenti in seguito alla fuga degli investimenti della Fiat lveco, oggi, si trova in crisi di liquidità ed il paventato spettro del fallimento risulta sempre più imminente. Questa malaugurata eventualità comporterebbe la vanificazione degli sforzi compiuti dal Governo (attraverso Invitalia) e dalle Amministrazioni Regionali: gli investimenti del Patto per lo Sviluppo e le risorse destinate all’ammodernamento del TPL”.

“Se ciò dovesse accadere, sarebbe la fine del progetto del Polo Unico per la costruzione di autobus in lItalia e ne beneficerebbero soltanto i competitors internazionali a cui sarebbero dirottate le commesse inevase da I.I.A., mentre a soffrire le conseguenze più gravose sarebbero, ancora una volta, i lavoratori a cui non resterebbe che affrontare una procedura di licenziamento. L’Irpinia, e nello specifico il territorio di Valle Ufita, già pesantemente afflitta dalla piaga della disoccupazione (giovanile al 54% circa) non può sostenere sul piano sociale un ennesimo duro colpo al tessuto industriale del territorio che rappresenta la principale risposta alla domanda di occupazione”.

“Per queste ragioni, e in considerazione dell’approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali, Le chiediamo di voler dare seguito alla nostra richiesta di incontro, convocando al più presto le Parti (Invitalia, Sindacati, Azienda, Rappresentanti della Politica Regionale e Sindaci) presso la sede ministeriale”.

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