Gigi D’Alessio, che cuore: si esibisce gratis e le “canta” ai giornalisti

Che grande cuore ha Gigi D’Alessio: s’è esibito a Pratola Serra praticamente gratis. Lo ha detto lui, durante il concerto, c’è la registrazione audio (leggi qui), mica è una invenzione dei giornalisti che – come dice il cantante – gliene hanno detto tante.

I conti li ha fatti lui e nessuno può smentire perché c’è la registrazione della sua predica. Lui, però, a differenza di Celentano che usa toni di più alto livello e più profondi, l’ha raccontata alla sua maniera e ha sintetizzato: “Ma quali 80mila euro di cachet d’oro? Qui uno canta e 400 magnano”.

In pratica, s’è esibito gratis perchè i soldi sarebbero andati ai 400 individui che hanno consentito la sua esibizione e ai famelici enti che intascano le somme per le tasse.

Il cantante napoletano, prabilmente, i conti non li ha saputi fare o perlomeno non glieli hanno spiegati bene. Oppure glieli hanno spiegati in una maniera e lui ha fatto un pò di confusione. Come fanno i giornalisti che sbagliano sempre. “Di questi 80mila euro 16mila vanno all’Iva e quando voi vedete un palco, la sicurezza, i musicisti, i camion, gli alberghi, Enpals, la Siae sono tutti in quegli 80mila euro che sono stati offerti da 42 sponsor”, ha detto con la voce rotta dall’emozione.

Poi la frase più bella, quella che ha fatto correre un brivido nella schiena del sindaco che i suoi concittadini di Pratola Serra hanno chiamato a rendicontare la spesa: “Il comune per questo concerto non ha speso un euro”, ha urlato Gigi D’Alessio da vero “populista”, ricevendo l’applauso della folla, mentre il sindaco – al suo fianco – appariva a dir poco imbarazzato per quella rivelazione frutto di fantasia o di confusione nei conti.

No, proprio non glielo hanno spiegato bene. Perché mentre lui resterà attesa di altri concerti, il sindaco dovrà spiegare bene, dapprima in consiglio comunale e poi probabilmente pure a qualche altro, da dove sono venuti fuori quei soldi per pagare “i 400 che magnano”.

Povero D’Alessio, voleva fare un favore al sindaco e invece gli ha provocato un nuovo problema. Sicuramente avrebbe fatto meglio a cantare anziché fare la predica. L’ha fatta pure ai giornalisti dicendo: “Ci sono tanti giornali che ci ricamano su queste cose, perché anche il giornalismo è sceso molto di livello”.

Vero, specialmente quando i giornalisti parlano di lui e riportano le sue prediche.

LA REPLICA

«In un italiano confuso il signor D’Alessio non ha perso occasione per offendere i giornalisti che hanno elencato le spese sostenute dal Comune di Pratola Serra per il suo concerto. E ha aggiunto che lui canta ma sono in 400 a mangiare. Bene. Lui canta, in 400 mangiano, i giornalisti raccontano i fatti»: questo il commento di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

 

 

 

 

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