Emergenza idrica ad Ariano Irpino: “Quando De Stefano disse…”

«E’ molto facile, in queste ore critiche, fare demagogia, raccogliere ogni dato, informazione, notizia, per farne un unico grande pentolone con la generica etichetta di RESPONSABILITA’ POLITICA». Lo dichiara Carmela Roberto, segretaria cittadina dell’Unione di Centro di Ariano Irpino, in riferimento alla crisi idrica che sta interessando in particolare Ariano Irpino, ma nel complesso l’intera Irpinia.

«Il dato di fatto è che siamo senza acqua: di chi sono le responsabilità? Di sicuro i problemi dell’Alto Calore non sono nati oggi, ma è oggi che drammaticamente sono degenerati. Il debito della società è passato dai circa 85 milioni ai circa 130 milioni di oggi, senza parlare dei CREDITI vantati nei confronti delle UTENZE COMUNALI, per i quali non è stato mai messo a punto un piano di recupero realmente efficace. Vogliamo parlare poi di una questione tanto “cara” agli arianesi? I GUASTI. Quante sono state le riparazioni delle perdite nell’anno 2016? Perché, rispetto al 2015, risultano ridotte notevolmente, mentre le perdite risultano notevolmente aumentate? Noi abbiamo sentito, continuamente parlare, soprattutto durante l’estate, di SOSPENSIONE DEL SERVIZIO IDRICO PER RIPARAZIONE GUASTO, ma se le perdite aumentano e le riparazioni diminuiscono, forse c’è qualcosa che non va. Sarebbe anche il caso di fare chiarezza sulla COMPETENZA relativa alle condotte adduttrici (per esempio Creta): sono inserite tra le attività di bilancio dell’Alto Calore, ma se devono essere aggiustate per guasti, diventano di competenza della Regione, così lo scaricabarile è servito. C’è davvero qualcosa che non quadra».

 «Certo, l’Alto Calore –conclude Carmela Roberto – manca totalmente di una programmazione che consenta di gestire le emergenze, perché se nascono sistematicamente ogni anno, nello stesso periodo, che razza di emergenze sono? La soluzione non può essere sempre e solo la SOSPENSIONE nelle ore serali se tutto va bene, altrimenti per giorni interni, tanto a pagarne le spese sono i cittadini, avvisati mezz’ora prima nella migliore delle ipotesi. A proposito di SOSPENSIONE, per uno strano scherzo del destino, vorremmo ricordare al Presidente dell’Alto Calore, che in una sua intervista, rilasciata il 21 maggio del 2013, in qualità di vicepresidente della commissione per il controllo analogo, dichiarò “scellerata la proposta dell’Alto Calore di sospendere nelle ore notturne l’erogazione dell’acqua”. Beh, ogni commento di fronte a questa affermazione è del tutto superfluo: la storia si ripete e chi attaccava quattro anni fa l’Alto Calore per la sospensione, si ritrova a praticarla oggi».

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