E’ morto Giuseppe Zamberletti, l’uomo che gestì il post terremoto in Irpinia

E’ morto Giuseppe Zamberletti, il padre della protezione civile, l’uomo che in Irpinia tutti ricordano a distanza di 38 anni dal disastroso terremoto del 23 novembre 1980.

Aveva 85 anni era da tempo malato, era ricoverato in ospedale a Varese.

Zamberletti è stato parlamentare della Democrazia Cristiana fin dal 1968 e si è sempre occupato di temi riguardanti la sicurezza dei cittadini. Nel 1972 ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario all’Interno nei governi presieduti da Aldo Moro e da Giulio Andreotti, con la delega per la Pubblica sicurezza, l’antincendio e protezione civile.

In occasione del terremoto del 1976 in Friuli, Zamberletti fu nominato Commissario Straordinario per assicurare il coordinamento dei soccorsi.

Nel 1980, a seguito del terremoto abbattutosi in Irpinia, la sua nuova esperienza di Commissario Straordinario lo porta al convincimento che le calamità, sia naturali che legate all’attività dell’uomo, non possono essere fronteggiate soltanto con una attività di mero soccorso, ma possono essere previste, prevenute e mitigate nei loro effetti mediante l’operatività stabile di una struttura creata ad hoc.

Così nel 1981 verrà incaricato dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, di predisporre, quale alto commissario, gli strumenti organizzativi della nuova protezione civile, e nel 1982, nominato Ministro per il coordinamento della protezione civile, diventa Capo del Dipartimento appena creato. “È il giorno – ricorda la Protezione civile – in cui, in Italia, si volta pagina nella gestione delle calamità sul territorio nazionale”.

In Irpinia fu vicino alle popolazioni colpite dal terremoto, punto di riferimento per amministratori e imprenditori, sempre pronto e disponibile a trovare soluzioni.

Ecco perchè il suo nome a distanza di tantissimi anni resta impresso nellamente di chi ha vittuso il terremoto del 1980.

foto archivio agendaonline.it

 

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