Donna positiva al Covid-19 al Moscati: degenti trasferiti, personale in quarantena

Confermata la chiusura del reparto di Otorinolaringoiatria della Città Ospedaliera di Avellino perla presenza – per alcuni giorni e anche notti – di una donna poi risultata positiva al test del Covid-19 ed ora ricoverata al Cotugno di Napoli.

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La donna ha assistito il padre ricoverano presso quel reparto, anche durante notte e c’è da domandarsi chi abbia autorizzato l’assistenza anche notturna dell’insegnante di Striano in un momento cosi a rischio.

In questo particolare momento, i visitatori e i familiari dei degenti possono accedere nei reparti solo nelle ore previste per le visite, senza eccezioni.

Il Comunicato dell’Ospedale

C’è voluta una mattinata intera per leggere finalmente il comunicato dell’ospedale emesso quando la notizia già circolava da un paio di ore, diffusa da tutti gli organi di informazione, in una situazione di confusione perchè dal Moscati non arrivavano notizie in merito a una vicenda così grave, gestita in modo superficiale.

Perchè quanto comunicato emesso alle 14.50 doveva essere diffuso tempestivamente, appena chiuso il reparto. Sono stati gli stessi pazienti a diffondere la notizia all’esterno mentre dalla Direzione si continuava a tergiversare.

Non è il momento dei processi e delle polemica, adesso, ma a qualche interrogativo i dirigenti del Moscati devono sicuramente rispondere: li abbiamo elencati in coda a questo articolo.

Intanto questo è il comunicato ufficiale:

“La Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino  ha ricevuto la scorsa notte comunicazione urgente dal Servizio Epidemiologia e Prevenzione (Sep) del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Avellino che una donna residente nella provincia di Napoli risultata positiva al test del Covid-19 – processato nel pomeriggio di ieri presso il laboratorio dell’ospedale “Cotugno” di Napoli e per il quale si è in attesa di una conferma ufficiale dall’Istituto Superiore di Sanità – è transitata nei giorni scorsi all’interno della Città Ospedaliera. Immediatamente sono scattate le misure di sicurezza, allertando il personale reperibile della Direzione Sanitaria di Presidio.

Anche al Pronto Soccorso

Il lungo comunicato così prosegue: “Dopo una ricognizione attenta è stato appurato, insieme al Responsabile del Sep dell’Asl di Avellino, che la donna ha frequentato due Unità Operative del plesso di Contrada Amoretta: il Pronto Soccorso e Otorinolaringoiatria, dove si trova tuttora ricoverato un proprio congiunto.

La ricostruzione degli spostamenti e dei contatti significativi della donna ha portato la Direzione Strategica dell’Azienda “Moscati” ad adottare tempestivamente alcune misure di sicurezza.

L’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria è stata temporaneamente chiusa all’utenza, disponendo un blocco dei ricoveri e delle visite ambulatoriali per procedere a una sanificazione degli ambienti.

I pazienti dimissibili che non hanno avuto contatti con il familiare della donna – che ha ricevuto assistenza in una stanza di degenza singola – hanno lasciato l’ospedale, mentre quelli che necessitano ancora di assistenza sono stati sistemati in luoghi adeguati presso altre Unità Operative.

Degenti trasferiti

Viene poi precisato nel comunicato: “Tra questi, il congiunto della donna, che è stato trasferito in via precauzionale in una stanza di isolamento presso l’Unità Operativa di Malattie Infettive.

Sono stati trasportati all’ospedale “Cotugno” di Napoli due tamponi eseguiti al familiare ricoverato e a un suo stretto parente.

Tutto il personale dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, in via precauzionale e benché non presenti sintomatologia riconducibile al Covid-19, è stato posto in sorveglianza fiduciaria domiciliare dal Sep dell’Asl Avellino.

Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sono state messe in atto misure straordinarie di sanificazione e si sta procedendo a step per non compromettere l’attività del reparto.

Infine, anche per il personale dell’Emergenza che ha avuto contatti prolungati con la donna è stato disposto dal Sep l’isolamento domiciliare. La Direzione dell’Azienda “Moscati” in queste ore sta valutando i necessari provvedimenti da adottare per integrare il personale e superare le difficoltà contingenti al fine di continuare a garantire all’utenza adeguata assistenza.

Preoccupazione e interrogativi

Questo il testo del lungo comunicato attraverso cui viene confermato quanto anticipato dagli organi di informazione e solo dopo alcune ore confermato dalla Direzione Generale dell’Ospedale Moscati.

Si parla di misure di sanificazioni straordinarie: finora nulla era stato fatto?

Intanto non è dato sapere quanti siano i dipendenti posti in sorveglianza fiduciaria domiciliare dal Sep dell’Asl Avellino.

Ed i familiari di queste persone dovranno seguire la stessa procedura? Oppure potranno uscire, andare al lavoro, incontrare gente…

Ma come funziona?

Nel comunicato si parla di “tutto il personale” di Otorinolaringoiatria ma non precisa quante persone sono.

C’è pure il personale del Pronto Soccorso in tale situazione, visto che in tale reparto si è trattenuta, per diverse ore, la donna poi risultata positiva al tampo del Covid-19 ed ora ricoverata al Cotugno di Napoli.

In quel reparto ci sono medici che giungono per consulenze da altri reparti, infermieri e personale di vigilanza.

Soprattutto, visitatori e degenti che hanno avuto rapporto sia con la donna che con il padre tuttora ricoverato nell’Ospedale di Avellino. Tutte queste persone, sono stati individuate e sottoposte a controllo?

Affidiamoci alla volontà divina, a questo punto…

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