De Stefano (Acs): “Crisi idrica? Tutti facciano la loro parte a cominciare dalla Regione”

L’estate è ancora di là da venire e già in Irpinia si susseguono i distacchi alla fornitura idrica. “Le sorgenti sono in ribasso”- esordisce Lello De Stefano presidente Alto Calore Servizi- “le nevicate di gennaio non sono state sufficienti quando ancora una volta l’annata 2016/2017 è stata tra le meno piovose della storia. Credo che sia arrivato il momento che ognuno faccia la sua parte però la Regione deve fare qualcosa in più. Veniamo da tre anni del mancato finanziamento della pompa di Cassano e poi dobbiamo riequilibrare il discorso delle risorse con la Puglia”.

“La Puglia –  continua De Stefano –  si appresta ad utilizzare gli altri 1600 litri al secondo a Conza. Noi abbiamo la necessità di un riequilibrio a Cassano”.

De Stefano si è nelle scorse ore confrontato con il primo cittadino di Montoro Mario Bianchino e “abbiamo deciso di allertare immediatamente la Prefettura perchè noi abbiamo una dotazione idrica di 120 litri al secondo che teniamo ferma”.

120 litri al secondo che vengono dai pozzi presenti nel montorese e che sono fermi per l’emergenza ambientale legata al tetracloroetilene.

Rispetto a questi pozzi a più riprese l’Acs ha chiesto alla Regione la restituzione di quel quantitativo e l’autorizzazione ad intervenire su quei pozzi.

Poter contare su questi 120 liti al secondo “ci consentirebbe di non avere problemi almeno sul versante irpino”, dice De Stefano che guarda con favore all’Ente idrico campano: “La Regione Campania deve svoltare e l’Eic è l’unica possibilità. Perchè in Puglia, per l’acqua, si paga una sola tariffa mentre in Campania se ne pagano più di canto? Perchè in Irpinia noi dobbiamo pagare più di Napoli nonostante dall’acquedotto del Serino fin dai tempi dei romani l’acqua va a gravità ? Perchè a Solofra e Montoro bisogna soffrire dell’emergenza legata all’inquinamento. Tutte queste domande devono avere una risposta razionale. In Campania occorre dunque uniformare il governo delle risorse e quindi l’acqua necessaria ai cittadini, la tariffa che deve essere unica che significa perequata per tutta la Regione, gli investimenti che devono essere fatti in maniera oculata senza sprechi, senza clientele e senza i danni che sono stati fatti a questo territorio”

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