Covid-19, allarme contagio al Pronto Soccorso del Moscati: il mistero dei tamponi

Una donna di 80 anni di Avellino è entrata al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino senza seguire il percorso protetto dettato dal protocollo Covid-19.

Il personale dell’ospedale era certo che quella donna non fosse a rischio.

Pochi giorni prima, infatti, era stata dimessa dallo stesso ospedale con “tampone negativo”.

Che problema poteva esserci?

Invece la signora di 80 anni di Avellino è risultata positiva al tampone.

Ora si verificano i contatti avuti dalla donna e stabilire se possa avere eventualmente contagiato altri soggetti. Pure all’interno dell’ospedale.

Al Moscati la donna è giunta al pronto soccorso in mattinata ma è stata posta in isolamento solo in serata.

Terzo caso

Non è la prima volta che una persona abbia avuto accesso al pronto Soccorso senza rispettare il percorso e poi risultata positiva al covid-19, senza passare per il triage.

Era avvenuto due mesi fa, il 26 febbraio con una donna napoletana.

In quel caso, con una esperienza ancora scarsa in tema di norme di precauzione, poteva essere anche comprensibile ma non giustificabile un errore del genere.

Furono presi provvedimenti? Chissà.

Il caso si era ripetuto una decina di giorni dopo con una donna di Gesualdo ricoverata in ospedale e poi risultata “positiva” senza avere compiuto la preliminare verifica.

Qualcuno fu richiamato per quella leggerezza?

Adesso questo caso, ancora più inquietante perchè lascia immaginare che le precedenti esperienze – e soprattutto i rigidi protocolli – abbiano insegnato poco o niente.

Preoccupazione

C’è disorientamento tra il personale sanitario dell’ospedale Moscati. Nessuno parla, ovviamente, nel timore di provvedimenti disciplinari.

Silenzio anche da parte delle rappresentanze sindacali, anche in questo caso, per evitare conflitti con la direzione del Moscati.

Il caso degli otto dipendenti dapprima “positivi” e poi “negativi” è stato ormai dimenticato.

Nessuno dice se quei dipendenti – adesso negativi – siano tornati in servizio, se i loro familiari stiano rispettando o meno la quarantena.

Mistero tamponi

Si attende di conoscere l’esito della cosiddetta indagine interna annunciata dai manager del nosocomio avellinese in merito ai tamponi definiti “falsi positivi” per otto dipendenti del Moscati.

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Chi può dire se anche per questa donna di 80 anni possa esserci stato un errore di valutazione del tampone, quando è stata dimessa?

E quanti altri tamponi potrebbero essere stati valutati “falsi negativi” oppure “falsi positivi”?

Si riesce ad avere una spiegazione scientifica che possa allontanare le preoccupazioni agli utenti e soprattutto ai dipendenti del Moscati?

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