Conservatorio, sette giorni per metterlo a norma e dare sicurezza

Una settimana di tempo per sistemare la documentazione necessria e mettere a norma il Conservatorio Cimarosa.

Una corsa contro il tempo per fare quanto in passato è stato trascurato e solo attraverso lo stimolo della chiusura, decretata con ordinanza comunale dello scorso 23 maggio, è stato possibile richiamare l’attenzione del proprietario della struttura, l’amministrazione provinciale di Avellino.

La mediazione posta in essere dalla Prefettura di Avellino ha reso possibile la sospensione dell’ordinanza ma a tempo:  tornerà a essere valida se non dovessero essere effettuate quelle prescrizioni rilevate dai vigili del fuoco e sollecitate dal Comjne capoluogo.

Peraltro si è rilevato che la controsoffittatura della struttura non sarebbe ignifuga e pure la certificazione di agibilità dellascruttura non sarebbe a norma mentre mancano i documenti della «Scia» che nessuno s’è premurato di presentare, nonostante alla Provincia vi sian un ufficio specifico delegatio a questo tipo di incombenze e diversi dipendenti a farne parte.

Si tratta di un ente pubblico, non di un privato che spesso è costretto a rivolgersi a un professionista per sistemare questo tipo dipratiche burocratiche.

Una cosa è certa: l’azione portata avanti dal Comune è stata fatta per ottenerela messa in sicurezza della struttura pubblica, frequentata da tantissimi studenti e docenti, nessuna volontà di creare disturbo elettorale.

 

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