Confcommercio, De Angelis come Lucio Dalla: “Sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”

Le dichiarazioni rilasciate da Giulio De Angelis, vice presidente e coordinatore cittadino di Confcommercio, pienamente condivise dall’ex assessore alle Attività produttive Maura Sarno, hanno scatenato reazioni a non finire.

Dapprima i cittadini, come sempre divisi in più fazioni sull’argomento (va bene, non va bene, si, però…) poi i rappresentanti di Confesercenti che prendono le distanze dall’affermazione fatta da De Angelis.

Ma cosa ha dichiarato costui? (LEGGI QUI)

Rispetto alle segnalazioni di molti cittadini, che ritenevano ormai inutili leluminarie accese in tutta la città di Avellino, con la musiche natalizie diffuse dagli altoparlanti, quando è trascorso giusto un mese dal Santo Natale, aveva detto:

«L’estensione del periodo di accensione nasce da una nostra richiestaper cercare di mantenere un’atmosfera di festa durante il periodo dei saldi».

Una bella idea, un pò comela canzone di Lucio Dalla che, in Caro amico ti scrivocantava “Sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”.

Il grande ottimismo di Giulio De Angelis s’è scontrato con il realismo di chi vive la città tutti i giorni, tra mille difficoltà, e che ha poca voglia di rallegrarsi attraverso quelle luci che producono inquinamento atmosferico, costi per l’energia elettrica e sinceramente appaiono inadeguate circa un possibile sostegno dell’attività di vendita.

A tal proposito è intervenuto Luca Sparano in rappresentanza di Confesercenti, dicendo: “I saldi sono andati male, anzi malissimo, perchè l’atmosfera natalizia in città è partita con grave ritardo.

Le luminarie sono state accese il 20 dicembre quando la potenziale clientela era stata già attirata altrove, in luoghi più vivaci e dove non vi erano limiti per la circolazione.

De Angelis sicuramente non parla a nome dell’intera categoria dei commercianti.

I nostri affiliati denunciano gravi difficoltà e in gennaio non sono le luminarie a velocizzarele vendite attraverso i saldi.

Questa città rischia di morire, commercialmente, se non si attuano azioni concrete evitando di raccontare favole, come questa del Natale da vivere tutto l’anno.

Ogni cosa a suo tempo.

Natale è passato? Togliamo leluminarie e quei soldi risparmiati destiniamoli ad attività di promozione per il periodo estivo.

Le cose si programmano, altrimenti diventano solo canzonette”.

Già. Caro amico Giulio, ti scrivo… così mi diverto un pò…

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